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AMICIZIE CATTOLICHE

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Mirjana Dragičević la veggente di Medjugorje è a conoscenza di segreti segretissimi.
Pare che entro il 2018 arriveranno catastrofi e castighi divini.
Ma facciamo un passo indietro.
E’ dal 1981 che alla signora Dragičević appare la madre di Gesù.
Negli anni 80 le visioni erano quotidiane, poi piano piano sono diventate annuali, infine scoperto il modo di fare business si è scelto di far apparire Maria ogni 2 del mese.

madonna art
Non tarda mai. Puntuale ed elegante la Madonna  ha rivelato alla veggente e ai suoi fedelissimi 10 segreti inconfessabili.
Il settimo doveva essere qualcosa di punitivo per noi terrestri, ma grazie alla preghiera dei pellegrini Dio ha rinunciato a bacchettarci. Parola di Mirjana.
Strano perchè ci ha mandato in ordine sparso Salvini, Il Grande Fratello Vip, Trump e Kim Jong-un.
L’ottavo e il nono pare siano ancora peggiori, ma permetteranno ai peccatori di ravvedersi.
Io ho già l’ansia.
Un consiglio: compratevi il libro “Il magico potere del riordino di Marie Kondo” in caso di diluvio universale potrebbe tornare molto utile per alleggerire il peso della valigia sull’Arca.
Mirjana ha fatto sapere che ha anche ricevuto la visita di Satana, travestito da Madonna, che le ha promesso agio e lusso in cambio di una batteria di pentole con il fondo in acciaio alto un centimento e una mountainbike cambio shimano. 😛
Questa news potete leggerla QUA.
Non voglio star qui a polemizzare sulle apparizioni, ci sta già pensando la Chiesa a litigare con Paolo Brosio. Non è più fede questa: è un ginepraio.
Volevo comunque portarvi a conoscenza di queste tre iniziative.
E se la Madonna veramente ci vuole punire insieme a Dio, che tenga conto di questi tre esseri che sottraggono denaro in nome di una religione che ahimè dovrebbe promettere altro.
Primo castigo: Annalisa Colzi. (QUI quando organizzava tour a Medjugorje per single)
Nota ai credenti come tour operator della Madonna.
Per soli 260 Euro pianifica capodanno, brindisino, apparizione programmata il 2 gennaio, + pasti, assicurazione, trenino a mezzanotte ed eventuali mance-

annalisa colzi
Sulla sua pagina Facebook ogni tanto posta foto assurde prese da internet, alcune di un trash al limite del grottesco.
Io dopo questa mi sono cappottato dalla sedia.

castelli gonfiabili
Annalisa scandaglia la rete in cerca di immagini strampalate attraverso le quali ostenta il suo pudore per aumentare gli sdegnati, ma curiosi follower. In più non sa neanche usare gli hashtag.
Secondo castigo: Gioielli di Dio, scatole di Medjugorje  (QUI la pagina Facebook)
Il sito vende bigliettini con brani dalla Bibbia custoditi in scatoline impreziosite da pizzi e ritaglini di giornale attaccati con la colla a caldo.
Ma siamo pazzi? Manco i miei lavoretti all’asilo erano così brutti e privi di senso estetico.

 

Terzo castigo: Amicizie cattoliche, il sito d’incontri per credenti. L’iscrizione è gratuita, ma se vuoi veramente “quagliare” meglio sottoscrivere l’abbonamento.
QUI se volete spendere i soldi per trovare una catechista, QUA per metere un like su facebook.

amicizie cattoliche
Il Portinaio

La foto in copertina è di Diana Markosian.

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IL PORTINAIO X FACES MAGAZINE

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Il magazine svizzero tedesco di moda Faces ha scelto il mio alter ego per scrivere un articolo personale sui dieci negozi più trendy di Harajuku.
Armato di macchina fotografica, gusto estetico e della mia amica giapponese ho girato nel quartiere facendo finta di essere Chiara Ferragni, ma ahimè i baffoni mi hanno tradito.

il portinaio
Piccoli feticisti del giocattolo, brand Taiwanesi, zuccherosi artigiani dell’accessorio e store minimalisti, troverete tutto questo, ma solo se masticate il tedesco, sennò sarà come parlare con il cane Rex! 😛

Intanto nella mia famiglia…

Drin drin

“Ciao madre”
“Come fai sempre a sapere che sono io al telefono?”
“Te l’ho detto cento volte, basta che memorizzi il mio numero sulla rubrica”
“Questi smarfon sono delle diavolerie…”
“Con la T”
“Smarfont…”
“Vabbè lasciamo perdere, che vuoi?”
“Vorrei comprare il giornale dove hai scritto l’articolo”
“Se hai qualche amica Svizzera…ma poi non parli tedesco”
“Però abbiamo la moglie della cugina del nonno che è di Berlino”
“E quanti anni ha?”
“Credo 95”
“Avrà sicuramente la demenza senile”
“Che me ne frega a me! Basta che sappia leggere!”

Doverosi i ringriamenti al Herausgeber Chefredakteur direttore Patrick Pierazzoli e al direttore creativo di Elle Florian Ribisch per il contatto.
Mi raccomando condomini svizzeri, correte in edicola!

Il Portinaio

faces magazine gabriele de risi

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DUETTO (La proprietà intellettuale)

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Ci siamo incontrati per caso, anzi no.
La mia amica sostiene che esiste una legge che fa avverare qualsiasi desiderio: quella dell’attrazione.
Me la spiegava con parole semplici: “Chiedi all’universo, sintonizzati sulla stessa lunghezza d’onda dei tuoi pensieri ”.
Non capivo.
D’altronde era nativa serba, cresciuta a Zurigo da madre croata e padre tedesco.

“Puoi ripetermi come funziona?”

Vagavo per una discoteca alle quattro di notte, mio zio diceva che a quell’ora in giro ci sono solo spacciatori e puttane.
Che bigotto!
Non ero né ubriaco né strafatto, stavo solo festeggiando Ferragosto con la mia maglietta preferita.
Ci avevo scritto il tuo nome. Un nome che a tutti quelli che lo leggevano suscitava un sentimento di allegra nostalgia.

“Che figata la tua maglietta. Dove l’hai comprata? Ma chissà lei dov’è finita”

E che ne so io? Avevo solo prodotto una semplice T-Shirt nera con un lettering Helvetica bianco, nulla di così creativo, avrebbe potuto farla la mia Portinaia se ci avesse pensato per prima.
Potevo dirlo che era opera mia e invece rispondevo con lunghi monologhi di marketing su come il tuo personaggio fosse trasversale e amato da qualsiasi target si volesse colpire.
Il mio piccolo successo l’avevo ottenuto.

Alle 4:05 una ragazza mi ha tirato la maglietta: “Che bella! Lo sai che è qui in discoteca?”

Ci siamo visti finalmente. La legge ha funzionato, la mia idea ha richiamato la tua presenza al mio cospetto.
Mi sono sentito forte come l’inventore del telefono, emozionato come quando ti tolgono le rotelle dalla bici.
Io sono un racconta storie, ricordo tutto meticolosamente.

“Mitico”

Mi hai sussurrato così, dandomi una pacca sulla spalla.
Come la odio quella parola, la dice sempre mio zio quando suo figlio fa qualcosa.
Si lava i denti da solo? Mitico.
Azzecca l’uscita della tangenziale? Mitico.
Sono rimasto in silenzio e ti sei presentata: “Come mai hai scelto il mio nome?”
E io, che volevo essere simpatico e rompere il ghiaccio: “Pensa se avessi scritto Albano?”
Silenzio. Non avevi capito la mia battuta.
Ti ho salutato e sono praticamente scappato via. Se non ci fosse stato il mio amico a fotografare quell’evento, non avrei prove da presentare a nessuno.
Quel giorno ero entrato nel club della “legge dell’attrazione”.
Funziona, magari fatevela spiegare da qualcuno che parli la vostra lingua, perché forse io avevo perso qualcosa, una controindicazione, un cavillo nel contratto con il cosmo.

lego minifigures

Un mese dopo ho provato a mandarti una mail, sembravo quei ragazzini che negli anni ottanta scrivevano ai giornali.

“Ciao ti ricordi di me?” Allega foto.

Hai risposto subito.

“Mi puoi stampare una maglietta? Puoi farlo anche per il mio staff?”

Da lì ci siamo piaciuti. Direi anche tanto. Niente di sensuale, solo chiacchiere, risate e serate in compagnia a parlare di buoni propositi.
Ma non mi bastava, io volevo che tu apprezzassi le mie intuizioni.
Così ho perso la rotta, per inseguire il mio obiettivo ho mischiato l’amicizia con il lavoro.

 

proprietà intellettuale

Per te ero un seguace ammesso alla cerchia più ristretta, mentre io volevo essere un tuo consigliere.
Ho passato mesi ad ascoltare, scritto e preso appunti. Ero cosciente del fatto che avremmo poi potuto ritrovarci a questo punto, ma era un rischio che mi sentivo di voler correre.
Che fatica nuotare nella cerchia dei tuoi squali, mi mordevano presi da chissà quale fame. Eppure non lasciavo tracce di sangue, ma bastava il mio odore per creare gelosie infondate.
Li ho visti frugare fra i tuoi effetti personali, mettermi a disagio, ma non potevo rompere l’armonia fra te e i tuoi adepti. Io ero l’ultimo arrivato. Avevo paura, mi chiamavano di notte urlandomi la loro ostilità.
Poi un giorno ho smesso di mischiare le carte, mi sono fatto serio e ho calato l’asso, pensando che saresti scesa dall’arcobaleno a ringraziarmi.

pikachu gashapon

Ti ho presentato il mio progetto, un piano articolato che rilanciasse e valorizzasse tutte le potenzialità del tuo personaggio e della tua carriera. Una cosa molto forse un po’ ingenua, ma molto ambiziosa.
Sei rimasta di stucco, come se avessi fatto un barbatrucco. Peccato per la risposta.
“Non ho i soldi per produrre questa cosa”
Allora ci penso io: ho estratto il mio secondo asso e ho trovato uno sponsor.

Sembravo un mendicante di attenzioni.

Per convincere l’amministratore delegato a concederti un appuntamento ho dovuto telefonare quindici volte alla sua segretaria. Ripeto, quindici volte.
Ma nessuno del tuo staff ha mai richiamato.
“Fallo tu” mi hai detto, ma ricordati che il venerdì porta sfortuna, il giovedì ho il parrucchiere e martedì mattina ho degli affari personali.

Mi sembrava che il progetto interessasse più allo sponsor che a te e così ho lasciato perdere.

 

propriet intellettuale

Mi hai dato il contentino, un lavoretto pagato. Conservo la fattura che ho dato al commercialista, l’unico documento che dimostri una mia effettiva collaborazione con te.
Il tuo staff mi ha offerto la metà della metà della cifra pattuita, praticamente la mancia che mia zia mi da a Natale. E mia zia è una tirchia pazzesca.
Ho cancellato tutti i tuoi numeri, ma ti ho seguito silente, perché me lo aspettavo che prima o poi avresti pescato dalla mia testa.
L’attrazione è caduta in prescrizione.

Oggi ritrovo alcune delle mie idee in quello che stai facendo.
Magari quello che ho scritto è semplicemente scivolato nel profondo del tuo ippocampo.
E le differenze molte volte stanno solo nei dettagli.
La proprietà intellettuale del resto è difficile da dimostrare, leggera come una carta copiativa.
La fiducia è sua nemica.
Diceva uno scrittore francese che la virtù è il trionfo della generosità sull’interesse.
Forse l’universo voleva dirmi questo.

Il Portinaio

L’immagine in copertina è di Van Orton Design®
Vi consiglio di seguirli, sono due fratelli italiani con un talento smisurato!

 

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PIAZZA RONDANINI (ahimè oggi è anche una canzone di Scialpi)

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Piazza Rondanini è uno dei luoghi più suggestivi di Roma.
Pregna di storia, qui Felice Cavalotti politico e drammaturgo, preparò le sue battaglie per la democrazia.
Fu un idealista e con i suoi baffoni combatteva per la giustizia sociale puntando il dito contro corruzione e colonialismo.
La piazza prende il nome dal palazzo Rondanini alla Rotonda, che ebbe in ordine cronologico i seguenti proprietari:

  • Il Cardinale inglese Thomas Wolsey che lo fece costruire nel 1500, ma morì prima di fare il rogito. 😛
  • Il Cardinale Tiberio Crispo, superfan di Paolo III, che lo fece affrescare con scene di vita del Papa.
  • La Famiglia Boncompagni, non credo fossero i parenti del regista scomparso.
  • Il Cardinale Alfonso Gesualdo che però lamentava troppi spifferi.
  • Gianfrancesco Aldobradini, marito di Olimpia Aldobradini, nipote di Papa Clemente VIII che volle ristrutturarlo visto che i muri puzzavano di incenso e poi…“per carità togliete quel parquet che si riga tutto!🙂
  • Paolo Emilio Rondanini, vescovo egocentrico che battezzò il palazzo con il suo nome e mentre c’era anche la piazza e un menù del Mc Donald’s.

Infine è arrivato Scialpi, che sulla piazza ci ha scritto una canzone.
Parla di un rigurgito eterosessuale che nasce dal ricordo di palpiti adolescenziali, finestre e baci rubati sotto il portone.
Scialpi ed io non ci piacciamo più tanto dopo il brutto battibecco che abbiamo avuto (clicca QUI e QUA). Per questo mi ha bannato da Twitter e Instagram impedendomi l’accesso diretto ai suoi canali d’informazione privilegiati.
Recentemente però è balzato nuovamente alle cronache per la separazione da suo marito che ha coinciso con la sua nuova uscita discografica. Qui nel condominio attendavamo tutti con trepidazione il suo nuovo singolo, soprattutto la Signora Colombo del terzo piano.
Qui sotto potete leggere il comunicato stampa ufficiale, scritto (con qualche refuso) in tono vagamente pruriginoso per  scandalizzare il giornalista di settore, che probabilmente avrà cestinato la notizia.

comunicato stampaSarebbe stato bello se il titolo della canzone fosse stato: “Ho riprovato la passera in una piazza di Roma”.

Siccome la sua fanbase è permalosa non mi soffermerò sul viso del cantante bloccato dal botox, ma piuttosto sulla partecipazione di Jane Alexander che, secondo il comunicato, reciterebbe nel video con passione intensa e carnale una storia d’amore con il cantante.
A me sembrano due parrucchiere che litigano sulla tinta da fare alla cliente di turno.

Che furbo il nostro Scialpi, che gioca con la confusione pensando di raccattare fette di mercato ancora inesplorate.
Che modesto il nostro Shalpy, che si dichiara popular Italian pop star Shalpy, formerly known as Scialpi.

scialpi
Speriamo solo non lo assuma Google per riscrivere le carte geografiche! 😛

Il Portinaio

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MENÙ DI NATALE ( La ricetta trend del 2017)

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A casa mia è già iniziato il delirio pre-natalizio.
Mia madre fa scorta di tutti i free press dell’Esselunga, mio padre segue la Parodi come se fosse la sua unica ragione di vita. Non facciamo altro che litigare per il Menù di Natale, volano parole grosse, talmente grosse che la vicina è diventata Mussulmana solo perchè ha paura che qualcuno chieda la sua opinione.

“Vicina diglielo a quel pirla di mio figlio che i cappelletti in brodo si mangiano la sera del 25 “
“Non lo so. Io mangio solo cous cous!”

I miei sono irremovibili. Non mi ascoltano, attaccati a quelle antiche tradizioni ormai passate. Roba che se non mangi il Panettone avrai sfiga tutto l’anno!

Piuttosto preferiscono morire d’infarto, ma al mascarpone, il ragù, la pasta, il cioccolato, il bollito, il patè, il salame e al lardo non rinunciano.

“E se facessimo delle lasagne con un ragù di lenticchie?”
“Ma vai a cagare te e le tue amiche vegane!”
“Una crema di guacamole condita con dei germogli di soia?”
“Così poi caghiamo fino a Santo Stefano!”
“Guarda che l’Avocado è grasso buono”
“Senti, perchè non stai a casa tua?”
“Perchè sono povero! Vivo sotto i ponti!

Cari amici condomini se quest’anno volete spaccare e stupire i vostri parenti eccovi una ricetta da urlo…proprio da urlo!

Andate al mercato e comprate un pollo al banchetto dello Spiedo, fatevelo dare bello grande che fa più scena.
Poi dal Signore del pesce fatevi dare 8 zampe di granchio. Vi servono solo quelle, se dovesse far storie, ditegli che siete indigenti e che non potete permettervi la polpa perché costa troppo e in più avete appena pagato le tasse. 😛
Infine dal Macellaio scegliete una bella salsiccia, lunga all’incirca poco più di due spanne.

La ricetta originale prevede uno sbattimento di 24 ore, perché il pollo deve marinare in una salamoia di acqua, sale kosher e zucchero di canna chiaro.
Ma a noi che ce frega: Il pollo arrosto è molto più buono se semplice e senza intrugli.

Magari per renderlo più colorato potete spolverarlo con un misto di Paprika e Curcuma, ma se avete parenti come i miei meglio lasciar perdere visto che pensano che le spezie siano armi di distruzione di massa.

Bene ora prendete il pollastro e inserite le zampe di granchio seguendo questa schema:

alien

Avete capito cosa state creando?

ricette di natale 2017
Bravi! La Facehugger di Alien!

 

menù di natale 2017
Dopo aver cotto la salsiccia posizionatela nel sederino del povero pollo, mettete il tutto in un tegame d’acciaio e fate scaldare il vostro mostro nel forno.

alien
Prima di servirlo in tavola guarnitelo con della salsa di mirtilli (per l’effetto sangue e fegatazza spappolata) e del songino, infine appoggiate un bisturi da qualche parte, vi servirà per uccidere il neonato Alien quando uscirà dal corpo di vostra zia.

Il Portinaio

QUI se volete la ricetta originale.
Ahimè Sonia Peronaci non mi vorrà mai nella sua cucina! 🙁

 

 

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IL CATALOGO DEI PLAYMOBIL 2017/2018

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Vi svelo un segreto di quando ero piccolo: mia madre mi comprava solo Playmobil, i Lego no!
Ma solo perchè con i mattoncini avevo costruito una parete che divideva la mia stanza da tutto il resto della casa e giocando alla “caduta del muro di Berlino” feci cadere il vaso di cristallo, regalo di nozze dello zio Angelino che manco era nostro parente.
Così decise che quei maledetti Lego non sarebbero più entrati in casa nostra.
Stimolavano troppo la mia immaginazione perversa e poi…“puoi andare dal vicino, lui è pieno di mattoncini colorati, anche di quelli tarocchi”

Ogni anno per Natale ricevevo Playmobil a palate: il battello, il castello, la fattoria. Ma siccome la mia fatansia era corrotta dai cartoni animati violenti capitava spesso che li distruggessi in esperimenti mortali.
Era mia usanza punirne uno a caso, perchè mi sentivo Robespierre e via che saltavano le teste con ghigliottine improvvisate.
Ricordo che il vascello rimase sul fondo del badile che mio nonno aveva in giardino. L’Inverno fece ghiacciare l’acqua e in Primavera i poveri Playmobil furono ritrovati pieni di alghette e tutti scoloriti.
Quest’anno ho trovato il catalogo nuovo fuori dai un negozio di giocattoli. Sono sempre uguali, hanno cambiato un pochino acconciatura e qualche abito, ma la loro vista mi commuove ancora, perchè mi sento in colpa per tutte le vittime che mi sono lasciato alle spalle.
Ora tenetevi forte perchè il catalogo contiene dei luoghi comuni che manco le mie prozie ottuagenarie sono capaci di pensare! 😛

La Dollhouse dei Playmobil è uno dei giocattoli più belli che si possa desiderare.
Super accessoriata.
Ha un salotto con televisione al plasma, cucina abitabile, una camera matrimoniale, un bagno con una vasca e due stanze da letto per i bambini. Il balcone è sempre fiorito e la stufa s’illumina veramente, basta mettere due batterie da 1,5VAAA! 🙂
E’ abitata da una famiglia ariana e l’unica donna di colore presente secondo voi cosa fa?

casa playmobil dollhouse
Continuiamo con il bellissimo asilo privato pieno di giochi e giostrine colorate, dove le maestre sono serene e non ti picchiano come accade ogni tanto in Italia.
È stupendo! Io l’ho già messo nella mia wish list di Natale.

asilo playmobil

Ma devo fare un appunto! Perchè l’unico bambino cinese presente è da solo in un angolo a fare il the?

cinese playmobil
È schiavizzato oppure è il classico luogo comune? E se si scotta?
Cosa ci fanno gli scoiattoli sull’albero? Vuol dire che ci sono altri roditori in giro, tipo pantegane e nutrie. Devo chiamare i Nas?
Farò finta di non vedere, ma mio figlio voglio ritirarlo, non mi fido tanto della mestra con i capelli rossi! 😛
Non disperate mamme, perchè se il vostro marmocchio si dovesse spaccare il femore basta girare pagina nel Catalogo Playmobil per trovare “Il fantastico ospedale dei bambini”.
Fantastico???? Da quando un ospedale è un luogo favoloso?
Ma per Playmobil si vede che è così.
Se notate bene c’è sempre il solito bambino cinese, ma questa volta con la gamba ingessata, ma soprattutto la Sala Raggi X con un povero minorenne in balia di radiazioni senza protezioni adeguate.

sala raggi x playmobil

Il sogno di ogni famiglia è avere una villa moderna, ma essendo in periodo di crisi, dove banche falliscono e stipendi si dimezzano cara grazia se possono permettersi un bilocale in periferia senza ascensore.
Playmobil con soli 110 Euro ci evita il mutuo millenario con questa abitazione a due piani, ahimè sempre abitata da bianchi caucasici.

villa moderna playmobil

Avete notato la bambina che gioca con il cane tenendo in mano un accessorio di dubbia moralità?
E la Franzoni che strozza il poppante in giardino?
E l’amico indiano lasciato in giardino a cucinar panini?
Questa è la casa degli orrori, urge cambiare nome sul Catalogo!

Se siete wedding planner non dovete farvi mancare il set del matrimonio, mai visti dei Playmobil così eleganti.
Ci sono persino i paggetti: un bimbo biondo e una bambina di colore.
Che carini! Buttano petali di fiori vicino all’altare.

matrimonio playmobil
Ma quando inzia il ricevimento, magicamente spariscono! Ovvio, i bambini alle cerimonie rompono i coglioni!

ricevimento di nozze playmobil 2017
Viviamo in un mondo dove i non luoghi sono diventati centri di aggregazione. Famiglie vagano alla ricerca di occasioni in outlet tristissimi, bambini si perdono nei centri commerciali e vengono venduti come schiavi al Carrefour! 😛
Playmobil può vendervi questa mestizia tutta concentrata in una scatolina.

famiglia al parcheggio dell'outlet playmobil
Sapete come si chiama questo giocattolo? Famiglia al parcheggio dell’outlet.
Il parabrezza è removibile, l’amarezza no! 🙁

Forse è meglio partire per le vacanze, vorrei andare in crociera, magari ai Caraibi.
Vorrei salpare con una nave gigante, con la piscina e il teatro.
Vorrei che ci fosse un’entreneuse in abito sexy, un africano ricciolino come barista e una cameriera mulatta in bikini che mi servisse cocktail al cocco!
Ma forse ha ragione mia mamma: ho troppa fantasia!

nave da crociera playmobil

Anche Playmobil, come la Lego, ha inventato le buste a sorpresa con dentro i personaggi da assemblare. Ad ogni stagione 21 nuovi omini da collezionare.
Le buste rosa sono per le femminucce e quelle viola scuro per i maschietti.
Vorrei farvi notare la tennista erotomane.

playmobil tennis
Perchè erotomane? Vi sembrano palle da tennis quelle che tiene in mano? 😛

stimolatore prostatico
Con questo post sicuramente non troverò mai lavoro alla Playmobil, però volevo condividere con voi un mio ricordo d’infanzia, sperando comunque di trovare sotto l’albero almeno le shopping girls che, a dirla tutta, assomigliano più a due travestiti! 😛

shopping girls playmobil
Il Portinaio

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LA LISTA DEI DIECI REGALI DI NATALE 2017 DEL PORTINAIO (mica bruschette)

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Il mio compleanno è passato, non ho scritto post strappa lacrime o monologhi sul passato. Basta!
Il tempo fa il suo giro e non è una data particolare a cambiare il percorso che uno fa nella vita. Quindi fanculo le candeline, pensieri senza senzo o elucubrazioni mentali, passiamo a quello che ci piace fare di più a Natale: shopping! 😛
A casa mia fervono già i preparativi, mia mamma sta preparando i nastrini riciclati e i biglietti di auguri di non so quale Onlus. Mio padre guarda la Signora in Giallo! 😛
Io aspetto con trepida ansia alcuni regali, soprattutto quelli dei miei parenti (ormai decimati dalle malattie e dai battibecchi sull’eredità) che sono sempre scontati, banali e a poco prezzo.
Forse ve l’avevo già raccontato che qualche anno fa una mia parente lasciò lo scontrino nel sacchetto del mio regalo, con tanto di resto in monetine.
Che carina, mi aveva regalato una sciarpa di Uranio impoverito acquistata dai cinesi per la modica cifra di 3,20 Euro.
Nella busta, rigorosamente di plastica, c’erano 1 Euro e 80 centesimi. Quanti soldi ha dato alla cassiera al momento del pagamento?
Mentre voi cercate di risolvere questo problema, eccovi la lista dei regali di Natale 2017 che dovete assolutamente portare con voi fino al 24 Dicembre. Mi raccomando, con i miei consigli farete solo bella figura!

1) Vostro zio scoreggia senza ritegno in ascensore, a tavola e persino durante le partite di calcio?
Ecco il regalo che fa per lui: Il tappo per il suo orifizio rumoroso.
Costa meno di 9 Euro. L’ho trovate su Etsy.

scoreggia

2) Una cosa che non ho mai sopportato sono quelle mamme che tirano fuori le tette al ristorante per allattare i figli. Mia zia praticamente rimaneva sempre in topless e ogni tanto spruzzava il latte nel mio piatto. Uno schifo!
Ecco un regalo sobrio per le genitrici esibizioniste. La tetta cappello.

allattare
Ahimè però dovete essere bravi con i ferri da maglia.

3) Qualche giorno fa mia zia ha chiamato a casa, dopo tre secondi di convenevoli è scattato il suo assolo durato all’incirca 10 minuti. Abbiamo scoperto che suo figlio guadagna così tanto che non sa come spendere i suoi soldi.
Se avete anche voi parenti e amici ricchissimi ecco il regalo giusto per loro: niente! Su Amazon a 8,99 Dollari!

niente regalo

4) Potete usarlo come soprammobile, psicologo, antistress, compagno di merende, amico fidato e pare che sia un discreto amante.
Si chiama Squishy, ha un sacco di forme, la più richiesta?

squishy dick
Sempre su Amazon!

5) Un’altra cosa che mi fa ribrezzo e vedere le tende delle docce tutte ingiallite. A parte che basta lavarle per renderle nuove di zecca, ma se siete pigri o non avete detersivi adatti, che ne dite di questa?

Jeff Goldblum Custom Waterproof Fabric Shower Curtain
Jeff Goldblum non sarà un grande attore, ma nella Mosca non era male! 😛
Costa 15 Dollari e sta andando a ruba su Amazon!

6) Quest’anno sotto l’albero non deve mancare un regalo Star Wars. Magari potreste riguardare tutta la serie in Dvd in compagnia del vostro personaggio preferito.
Mandate a letto i bambini.
Ecco la serie di vibratori ispirati alla saga più famosa del mondo.

r2d2 star wars c3po dildo star wars star wars vibrator darth vader vibrator

C’è anche la Morte Nera in versione ball gag!

death star ball gag

Che la forza sia con voi. Trovate tutto QUI, batterie non incluse

7) Se volete rovinare il pranzo di Natale ai vostri parenti, bastano meno di 8 Dollari.
Cliccate QUI e comprate queste deliziose cavallette al gusto Curry, Barbecue  o Miele e Mostarda. Buttatele in tavola al posto delle noci e gustatevi la reazione.

cavallette da mangiare

8) Guardate questa foto:

twinkle tush gioiello per il culo del gatto

Non è un fotomontaggio e nemmeno un gatto che sta cagando l’anello con l’ acqua marina finta di vostra zia, ma un vero gioiello decorativo per culetti felini.
Potete comprarlo QUI. I vostri gatti non vi ringrazieranno.

 

9) Se siete dei bricconcelli come me e volete proprio demolire il 25 Dicembre non dimenticatevi di aggiungere all’albero della nonna questa decorazione. Poi come al solito aspettate in disparte le reazioni dei parenti.
Purtroppo non ho trovato il link dove acquistarla! 🙁

decorazioni trash di natale

10) Ultimo regalo. Il più importante, perché regalare cultura fa bene a noi e a quelli che la ricevono!
In libreria però ci andate da soli! 😛

io speriamo che me la chiavo

Il Portinaio

P.S. L’avete risolto il problema? 😛

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LE FESTE NERVOSE

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Natale è gioia e felicità, ma anche malinconia e chili di troppo.
Ti accorgi di non essere più nella top ten della lista del parente più amato quando ti regalano una busta con i soldi, con dentro un biglietto con scritto “Comprati quello che vuoi”.
Come faccio a comprarmi quello che voglio con 20 Euro? 😛
Il Natale dovrebbe essere tempo regalato, perchè si sa, durante l’anno le ore sono preziose e ti dimentichi di certe persone, che ti accorgi solo a Dicembre di volere bene.
Lo so che i soldi fanno comodo a tutti, ma con il passaggio nell’età adulta 😛 ho deciso di non accettare più denaro dai miei parenti. Voglio minuti preziosi, anche il tempo di un caffè.
Ahimè la richiesta non è stata compresa.

“Tieni questa è la busta con dentro la mancia…Compleanno e Natale insieme”
“Zia regalami del tuo tempo”
“Non ce l’ho! Devo andare a giocare a carte con le mie amiche”

Sembra un Cinepanettone il Natale nella mia famiglia. Ogni anno lo stesso copione.
E siccome sono tutti iracondi, ecco le possibile reazioni dei miei parenti all’arrivo delle Feste Natalizie.

1) Mia cugina:

“Quest’anno vado al mare perchè tanto che me ne frega a me di andare al ristorante con mia madre e mio fratello. E poi quest’estate ho fatto delle vacanze di merda”
“Strano mi sembrava tu fossi andata in ordine sparso a: Sharm, Riccione, Gressoney, Sardegna e Tropea”
“Sì, ma solo per pochi giorni”
“Infatti mi sembravano più le tappe della Parigi Dakar”
“Ti lascio i regali da tua madre”
“Che carina! Io se vuoi vengo a salutarti all’aeroporto”
“Ok”
“Sono quello vestito da pagliaccio”

2) La zia

“Zia sono il tuo nipotino preferito, sono venuto a farti gli auguri”
“…”
“Dove sei?”

3) Mia madre il giorno della vigilia alle ore 18.30 in pieno delirio

“Devo ancora andare all’Esselunga e comprare tutti i regali”
“Cambia religione!”

4) Un’altra mia zia che pensa solo a come vestirsi per il pranzo di Natale.

 

5) Io quando apro il regalo che la mia parente ha comprato al negozio cinese Trading Zou

 

6) Un’altra mia cugina quando parla (a vanvera) durante il pranzo.

7) Mia mamma quando apparecchia la tavola di Natale.

8) Quando bussa alla porta quel lontano parente che vedi solo a Natale (e viene per scroccare il Panettone di pasticceria pagato a peso d’oro)


9) Mio padre a tavola. 😛

Il Portinaio

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CHEMIO PARTY (e tutte le altre feste)

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Capisco il Natale, capisco il Capodanno, ma perchè festeggiare Santo Stefano? Solo per mangiare il bollito e i tortellini in brodo?
Ma che scemo che sono! Stefano è stato il primo martire del cristianesimo. Condannato per blasfemia fu lapidato a morte qualche anno dopo la morte di Gesù.
Il 6 Gennaio invece si festeggia perchè il bambinello fu rivelato ai Re Magi come figlio di Dio. Ma i Re Magi chi erano? I portinai della Terra Santa?
Inutile che ridete, io ho rischiato di non fare la Cresima, perchè il Don della mia parrocchia si era inventato un esame scritto da superare per accedere al Sacramento.
Io avevo preso cinque e mezzo e durante il colloquio con il prete galeotta fu la scollatura generosa di mia madre che riuscì magicamente a trasformare in 6 quell’insufficienza. 😛

Quest’anno i miei parenti sono stati super creativi a Natale.
Giusto un riassunto.

Mia cugina ha regalato ai miei genitori due coperte in poliuretano espanso, comode se devi fare un attacco terroristico o appiccare un incendio in un bosco. Io ahimè ho subito la stessa sorte. Stessa trapunta, ma di colore diverso.
Peccato che l’anno scorso avevamo ricevuto lo stesso regalo. Abbiamo più plaid noi che lo spaccio della Bassetti! 🙂
Non voglio essere polemico, ma sul bigliettino del mio pacchetto c’era scritto: “Per Paola”.

“Scusa ti ho confuso con la mia amica”
“Ma io ho i baffi!”
“Anche lei!

Basta il pensiero. Anche se è sintetico al 100%! 😛

La zia ricca invece mi ha evitato come si fa con le cacche dei cani sul marciapiede. Non che mi aspettassi slitte trainate da renne, Elsa di Frozen in persona o fuochi d’artificio, ma almeno un caffè.
Però a questo giro è venuta sotto casa mia, con un Panettone e “la busta” con scritto sotto la chiusura “Auguri tvb”.
Nonostante la mia richiesta di passare un po’ di tempo con lei, mi sono dovuto accontentare di 50 Euro.
L’altra mia zia che abita lontano invece mi ha fatto un bonifico.
Questa storia dei soldi deve finire. Non ho più sedici anni! Portatemi fuori a mangiare, andiamo a suicidarci al Centro Commerciale, ma non trattatemi da bambino.
Forse i miei parenti mi vedono ancora piccolino.
Sarà per la mia pelle ancora liscia come quella di un minorenne in età pre-puberale?
O forse perchè parlo come uno di quarta elementare? 😛
Mia zia ricca è una molto difficile da accontentare a Natale. Sono sicuro che qualche mio regalo è finito dritto nella casa della sua donna delle pulizie. Tranne il Porta biscotti che le avevo regalato 20 anni fa. Quello è ancora lì, sulla mensola in cucina. Ricordo però che era tornata in negozio per cambiare il colore! 😛
La famiglia di mio padre quest’anno è stata più carina del solito, malgrado la loro formalità che li rende un po’ altezzosi, sono riusciti a tenere da parte rancori millenari e a rendere queste feste un po’ meno aride.
Ma forse perchè il regalo che mia mamma ha fatto a tutti è stato inaspettato: un tumore al seno.

Io da uomo adulto e posato ho reagito con diplomazia.

“Figliolo se rimarrai da solo prenditi cura del papà”
“Ricordati di lasciarmi il numero del Bancomat”
“Come farete senza di me?”
“Non lo saprai mai!”
“Pezzo di merda ingrato! Ti sembra una risposta da dare a una malata?”
“Diventerai pelata e rompicoglioni!”
“Lascerò i miei gioielli alle tue cugine”
“Tanto li ho già sostituiti con della bigiotteria cinese!”

Per risollevare il morale in casa ho organizzato una chemio party con le amiche di mia mamma. Parrucche azzure, rosa e gialle e selfie a non finire.
Abbiamo assodato che con il Carrè da Carrà stanno tutti bene, perchè è un taglio evergreen, ma mia madre ha preferito una parrucca stile annunciatrice Rai.
Pelata assomiglia a un suo zio, con la parrucca ad Orietta Berti.
Per non scontentare le altre sue amiche ho dovuto replicare la festa, ma questa volta con i cappelli.
Si sono provate le peggio cose: turbanti indiani, sombreri messicani, preservativi, baschi, berretti da supergiovane e bombette ultrachic vintage.
In questo mese ho fatto la trottola negli ospedali.
Porta mio padre a fare le cure per il diabere, lascia mia madre al centro oncologico, vola al supermercato a fare la spesa, cucina, pulisci, lava, stira e lavora…scusate se sono stato poco attivo sul blog, ma da quando Cenerentola si è sposata sono rimasto solo in casa e in più si è rotta l’aspirapolvere! Colpa di Saturno, che ce l’avevo proprio attaccato al culo, ma l’oroscopo mi ha detto che finalmente si è levato dai coglioni e che dal 30 Dicembre sarà tutto rose e fiori.

Le persone reagiscono alle malattie degli altri in maniera diversa. C’è chi s’immedesima, chi fugge e chi fa finta di niente.
Io tendenzialmente m’innervosisco davanti alle debolezze altrui, non per insensibilità, ma per troppa empatia.
Per questo butto tutto in vacca, perchè credo che il sorriso allegerisca qualsiasi pesantezza dell’anima.
Per il dolore fisico vi consiglio il medico di base. 😛

La guerra con i miei parenti non sembra essere cessata, anzi come una metastasi si dirama fra ricordi e segreti nascosti sotto il tappeto. Sono linfa per questo blog e veleno ahimè per il loro sangue.
Il cancro di mia madre è diventato una risorsa, una sorta di cappello di Harry Potter che rivela la vera natura delle persone e le smista in classi.

Io, nel delirio delle malattie, sono riuscito a mettere a punto un nuovo progetto. Avrà luce dopo la Befana. E vi giuro che è bellissimo!
Promettete di ritornare in Portineria?
Devono ancora arrivare i vostri pacchi da Amazon che si sono persi durante il delirio natalizio! 😛

Il Portinaio

“Gabry guarda mi si è gonfiata la mano per la chemio”
“Devi fare la ginnastica”
“Il medico mi ha detto che non posso fare questo movimento” (giuro ha fatto il gesto della sega)
“Mamma non te l’ho mai visto fare”
“Ma tuo padre sì!”

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L’ANNO CHE VERRÀ

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Dove sono stato?
Sempre qui, tranquilli. Giusto una passeggiata a Roma approfittando dello strano stato di buona salute dei miei genitori.
Roma è sempre bella.
Ho visto Spelacchio, Piazza di Spagna, Fontana di Trevi e quel disastro di Cinecittà. Ebbene sì, il tempio del cinema italiano è una delusione pazzesca. Con il biglietto da 10 Euro puoi vedere una misera mostra fotografica, 4 vestiti, delle stanze amarcord e il set esterno di “Un medico in Famiglia” che assomiglia di più a “The Walking dead”.

I miei parenti sono venuti in massa a vedere mia madre pelata, lei super contenta ha fatto anche l’imitazione della foca monaca e messo tutti in imbarazzo.

“Ho perso tutti i capelli, anche lì sotto! Sembro una bambina”

Ecco perchè la zia snob ci evita! 😛

Comunque in questo anno ho preso cosi tanti appunti sulla storia della mia famiglia che il rischio è quello di finire querelato per diffamazione, appeso a testa in giù come un povero coniglio in macelleria o peggio imprigionato nella taverna di un mio parente dove dicono sia scomparsa mia nonna! Magari la ritrovo, così posso chiederle con chi ha concepito i suoi figli, perchè sembrano usciti da un B Movie anni ottanta.
Lo faccio per dovere di cronaca, non voglio denigrare la mia famiglia, ma siccome i cocci sono rotti è mio dovere, da bravo ragazzo portinaio, aggiustare tutto quanto.
Voi rimanete sempre nei paraggi, perchè ci sarà da ridere e da riflettere.
Se avete problemi in casa, non esitate a scrivermi, la mia mail è diventata un refugium peccatorum.
Ci sono persone che mi mandano lunghe lettere perchè dicono che grazie ai miei racconti s’identificano e cercano qualcuno con cui sfogarsi.
Ovviamente rispetterò la vostra privacy, tranne per Paola, che non so perche scrive sempre al maschile, ma si firma con un nome di donna. Forse è Amanda Lear! 😛

Il mio nuovo progetto sta prendendo forma, l’immagine in copertina è un’anteprima, ma non posso ancora svelare nulla.
Il mio webmaster mi ha detto di pubblicizzare anche il mio Instagram e la pagina Facebook. Ho anche il Tumblr se volete.
Se volete seguirmi prometto di mettere una foto di mia mamma con la parrucca di Sailor Moon o se volete tutta la collezione delle radiografie di mio nonno, che ho ritrovato nell’armadio dei miei genitori.
Ve l’ho già detto che i miei parenti sono accumulatori compulsivi?
E che i miei zii si parlano a malapena?
Vi ho già detto chi è la pecora nera?

Il 2018 è iniziato abbastanza bene, a parte una capatina al pronto soccorso per uno scompenso cardiaco che ha avuto mio padre.
Ho trovato nuovi clienti che si sono affidati alla mia creatività, nuovi amici e colleghi. Dice l’oroscopo: “Lavorerai tanto e guadagnerai tanto”.
E sti kazzi!
Io non cerco il denaro, ma solo la gloria. Perchè il denaro ha rovinato la mia famiglia, per questo non credo all’oroscopo! 😛
Paolo Fox ciucciati il calzino.
Ci sentiamo in questi giorni, ora vado a pulire il cortile, perchè è pieno di stronzini di cane.
Colpa di quella del quinto piano, dice che non riesce a chinarsi per raccoglierla, però a farsi le canne è bravissima! Giuro! 😛

Buon anno a tutti!

Il Portinaio

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SE I PERSONAGGI DI STAR WARS FOSSERO CANTANTI (Steven Martin Lear Project)

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Il sito di Steven potete trovarlo QUI, ci sono anche le T shirt con le cover dei dischi più famosi reinterpretate in chiave Star Wars.
Il suo progetto si chiama WhyTheLongPlayFace.
Io ho già scelto. Han Solo tutta la vita!
Ammirate gente. Nel frattempo immagino chi possa prendere il posto di Gigi D’Alessio! 😛

Star Wars Versions of Famous Album Covers by Steven Lear bjork star wars Star Wars Versions of Famous Album Covers by Steven Lear steven lear Star Wars Versions of Famous Album Covers by Steven Lear star wars Star Wars Versions of Famous Album Covers by Steven Lear Star Wars Versions of Famous Album Covers by Steven Lear Star Wars Versions of Famous Album Covers cover dischi star wars

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L’ORIGINE DEL MALE

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Le tende erano bianche con dei disegni a forma di rombo sparsi qua e là. Avevano un colore che andava tanto di moda all’epoca: arancio e marrone. Non vestirei nemmeno il mio peggior nemico con quei toni.
Il divano rigorosamente di velluto, consumato nella parte centrale dei cuscini, quella dove sta appoggiato il culo.
Quadri, quadri ovunque. La cucina gialla perché quel colore andava tanto di moda all’epoca.
Il letto in ferro battuto dorato stonava con l’armadio un po’ provenzale che non andava d’accordo con i due piccoli comodini che schifavano le abat-jour malfunzionanti.
Il cesso rosa, perché non era un bagno. Era proprio un cesso!
La stanza del figlio non esisteva, perché non esistevano figli, non erano ancora in programma. “Poi li cercheremo” si devono essere detti, meglio arredarla come una sala da pranzo, con un bel tavolone rotondo e un lampadario importante con delle gocce di cristallo, che fanno benestante moderato.

“Hai ancora la cassetta di sicurezza?”
“Quella verde oliva?”
“Sì, proprio quella”
“A cosa ti serve?”
“Devo nascondere delle cose”
“Posso sapere cosa?”
“Dimmi che in che anni siamo?”
“Di piombo…”

La cassetta color oliva aspettava in cucina da due ore di conoscere la sua sorte, aspettava sul tavolo sotto il mobile a ponte. Loro la guadavano, seduti come due ebeti.
Lui pensava che la famiglia va sempre aiutata, nel bene e nel male.
Lei invece allo scambio delle promesse durante il matrimonio.

“Siete disposti, seguendo la via del Matrimonio, ad amarvi e a onorarvi l’un l’altro per tutta la vita? Con la grazia di Cristo prometto di esserti fedele sempre, nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia, e di amarti e onorarti tutti i giorni della mia vita”

Più che promesse diventarono leggi. Troverò le soluzioni, taglierò le teste a chi ci ostacolerà, difenderò il tuo onore marito mio.
Così si alzò e chiamò la mamma. La sua mamma. Perché chiamava mamma, anche la suocera. Che confusione.

Doveva essere andata più o meno così la conversazione:

“Posso venire un attimo da te? Devo portarti una cosa”
“Vuoi venire per cena?”
“Sì, grazie. Non ho molta voglia di cucinare”
“Ho fatto il sugo con gli involtini e i lampascioni”
“Veniamo verso le sette e trenta?”
“Va bene, ma cosa mi devi portare?”
“Tranquilla…domani Carlo mi porta via per il weekend e non voglio tenere i gioielli in casa, ma te lo spiego dopo mamma”
“C’è anche tuo nonno a cena…”
“Basta che non lo fai sedere di fianco a me”
“Lo so! E’ da quando sei nata che non si siede di fianco a te”

Non si sono detti molte parole mentre si preparavano. Lui guardava continuamente l’orologio.
Di fianco allo specchio del bagno c’era una piccola vetrinetta con dei profumi mignon, una piccola scatola di vetro vuota e un angioletto.
L’asse del gabinetto era nera e lo stendibiancheria stava sopra la vasca, con quel sistema di fili sali e scendi che solo una donna sapeva usare. Una donna intelligente.
C’erano ad asciugare due magliette di seta e le mutande.

“Sei pronta?”
“Ancora un attimo”

Uscire era difficile.
E se ci ferma la polizia? E se ci vede il vicino?
Nascosero la cassetta sotto il sedile dell’auto.

“Andiamo?”
“Ancora un attimo”

Quel giorno in garage il male prese forma, lei lo sapeva, ma doveva seguire il dogma senza discussione.

“Se dunque è vostra intenzione unirvi in Matrimonio, datevi la mano destra ed esprimete davanti a Dio e alla sua Chiesa il vostro consenso”

Lui scese dalla macchina e aprì il cancello. Piano, senza fretta.
Quando risalì, la portiera fece un rumore sinistro, quasi un lamento. Lei lo percepì come un avvertimento divino e iniziò a pregare nella sua testa.
Proteggici dal male, sì dal male.
Fa che non ci fermi nessuno, fallo per me, non per loro. Per loro intendeva la famiglia di suo marito. Salva me.
Quando arrivarono la mamma era fuori ad aspettarli. Aveva strappato della cicoria in giardino.
Lei camminava come se fosse a un funerale, con in mano la sua urna di ceneri e la morte alle sue spalle.

“O Signore, benedici e santifica l’amore di questi sposi: l’anello che porteranno come simbolo di fedeltà li richiami continuamente al vicendevole amore”

“Tutto bene? Hai una faccia…”
“Ho dormito male stanotte”
“E lì dentro ci sarebbero i tuoi gioielli?”
“Sì…”
“Non ti facevo così ricca”
“Ho tanta fame…posso mangiare subito?”

A tavola tutti guardavano nel piatto e ascoltavano distratti il telegiornale. Il nonno era il più silenzioso.

“E dove andate di bello?”
“Andiamo a Venezia”
“Dove?”
“A Venezia…”
“Ho capito, ma in che hotel?”
“Si chiama Hotel San Marco”
“Quando avete deciso?”
“Mi ha fatto una sorpresa, me l’ha detto stasera, tra poco è il nostro anniversario di matrimonio”
“Vuoi che porto i tuoi gioielli in cantina?”
“Adesso beviamo il caffè”

In taverna scesero solo lei e la mamma. I suoi fratelli rimasero in cima alle scale, perché avevano paura del BauBau.

“Mettila qui, vicino al caminetto, dopo ci penso io a nasconderla. Stai tranquilla non la troverà mai nessuno”
“Grazie mamma”

Si mentivano a vicenda e lo sapevano benissimo. Una guerra fredda tra donne. Donne dello stesso sangue, abituate a nascondere traumi sotto i tappeti, bravissime nel rimuovere le impronte.

“Mandami una cartolina”

Così mentre sua figlia salutava dal finestrino, il male bussava alla porta.
Il nonno era ancora a tavola, guardava un film bevendo acqua e limone. Suo marito era andato a letto, perché lavorava come un matto, i suoi figli giocavano in camera.
Prese un piede di porco, un martello e una pinza poi tornò davanti al camino e fece un gran casino. Richiamò tutto al suo cospetto e mostrò loro il contenuto della cassetta.
Il male si rivelò e divise le due famiglie.
Il padre corse subito a prendere una pala per sotterrare quell’orrore, perché loro non erano delinquenti, non venivano da quel paese di malfattori.
Scavò una buca profonda, mentre i figli lo stavano a guardare. Ognuno si fece la sua fantasia, ma come nel gioco del telefono senza fili la verità arrivò distorta.
Il male li aveva accecati.
Dalla finestra del salotto, la madre guardava i suoi figli imitare gli indiani, giravano intorno alla buca facendo dei versi assurdi. Il padre sotterrava il cadavere del male che si era già insinuato in quei miseri cuori.
Poi fece loro cenno di rientrare e tirò giù le tapparelle. Si girò verso il nonno e lo guardò sprezzante.
Gli sussurrò all’orecchio: “Abbiamo trovato un tuo degno sostituto, ora penseranno male di loro e noi saremo salvi. Non ti muovere dalla sedia mentre vado a lavare i piatti”

Il male sedeva di fianco al vecchio, contento di aver trovato un nuovo collega.
All’epoca si usava così.

Il Portinaio

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CARTOONCIDIO

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I cartoni animati sono da sempre legati al mondo dell’infanzia, ai ricordi della giovinezza, alla pelle di pesca, all’assenza di acido lattico e alle merendine piene di coloranti, olio di palma, eternit, zuccheri sintetici e conservanti.
Ma alcuni non li posso più vedere perchè li associo a momenti terribili della mia vita o a persone malvagie.
Vi ricordate Babil Junior?
Era un ragazzo emarginato con i poteri paranormali che andava in giro con un robot, una pantera e un dinosauro. Se incrocio anche un solo fotogramma del cartone mi viene in mente la mia vicina che mi torturava.
Tranquilli erano solo torture psicologiche.
Mi obbligava a ripetere la poesia per filo e per segno mentre suo figlio guardava la tv in camera. E quello stronzetto urlava “Corri c’è Babil Junior”, ma quella tiranna mi imponeva di rimanere seduto a piangere sui libri.
Un altro che detestavo era Sampei, mi ricordava il marito della mia vicina, che era matto per la pesca. Raccontava che durante le gare teneva i vermi in bocca per non perdere tempo a cercarli nella scatoletta.
Sicuramente mi perculava, ma qualche giorno fa mia madre mi ha detto di averlo beccato in posta e…“Gabry non puoi capire non aveva manco un dente in bocca”.
Caro vicino tiè! Vedi cosa succede a prendere in giro i bambini? 😛
Comunque Sampei era noioso come le maratone di Mentana. In più non si cambiava mai, non andava a scuola e non aveva un amico. Su di lui ho fatto brutti pensieri…speriamo non mi tornino indietro. 😛

sampei cartooncidio
Che dire della Signora Minù? Come può intrigare la storia di una anziana con l’artrite che diventa piccola improvvisamente senza una ragione? E che per di più ha come amica una bambina sociopatica che vive nel bosco senza tessera sanitaria.
Secondo me era una ninfomane. Qui sotto uno scatto rubato a Pufflandia.

la signora minù
Belle & Sebastien era il cartone animato preferito di mio padre, che desiderava da anni un pastore dei Pirenei, ma mia madre fissata com’era (e com’è) delle pulizie diceva che:

“Puzza di cane bagnato, poi ce l’ha la Maria Grazia che deve sempre staccargli la cacca che si attacca ai peli del culo”

La storia di Sebastien è l’incubo di Matteo Salvini, ovvero ritrovare la madre dopo un lungo viaggio e scoprire che è una zingara! 😛

cartooncidioI miei cugini, che si sentivano discreti calciatori, giocavano sempre a Holly & Benji. Io che ero una capra dovevo stare in panchina e fare il tifo per loro (praticamente imitavo Patty, la pazza tifosa che stava sugli spalti a sbandierare).
Sembravamo tre scemi. Sognavo però di vederli finire così:

cartooncidio Tutti nella mia famiglia guardavano i cartoni animati, l’ossessione di mio nonno era Chobin.
Si chiedeva come mai un cesso alieno peloso brevilineo avesse una madre così bella. A me faceva tenerezza come un ratto agonizzante.

cartooncidio chobin gargamella
Ma i peggiori fra tutti, quelli che mi facevano venire la febbre nervosa e la pellagra, erano i Cavalieri dello Zodiaco.
Lo so che molti di voi li amano ancora, ma io li trovavo insopportabili, con quei loro dialoghi stucchevoli e forbiti e sempre pronti a vantarsi delle loro armature d’oro.
Secondo me erano drogati!

cartooncidioClaudio Iemmola è l’autore di queste illustrazioni.
Il suo progetto Cartooncidio massacra ogni icona dell’animazione e risponde finalmente a tutte le mie domande.
Cosa c’è sotto la benda di Harlock?
Che fine ha fatto l’orsetto lavatore di Candy?
Lady Oscar pisciava in piedi?

Grazie Claudio per avermi fatto giustizia. 🙂
QUI la sua pagina Facebook. Subito Like!!

Il Portinaio

Ora speriamo mi faccia un disegno con Babil Junior che finisce sbranato dalla pantera! 😛

babil junior

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TV-PEDIA (Non ho ancora incontrato Uan!!)

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Non esiste la macchina del tempo e la DeLorean DMC-12 di Ritorno al Futuro costa un botto e ahimè non funziona realmente come nel film.
Come posso tornare al 1986?
Potrei chiedere ai Damanhur, la setta che sta in Piemonte, dicono che abbiano inventato un attrezzo capace di rimandare indietro il calendario. Ma non mi fido, quelli sono un po’ pazzerelli e rischierei di ritrovarmi a Jurassic Park.
Potrei chiedere a mia zia che mi manda sempre a quel paese, forse con un po’ più di concentrazione sarebbe capace di teletrasportarmi direttamente ai tempi dei paninari, oppure a Uan di Bim Bum Bam, ma ho scoperto che i suoi profili Instagram e Twitter sono dei fake!
Meno male che c’è Tv-Pedia, l’associazione culturale dedicata alla storia della televisione in Italia, che si occupa di organizzare convegni, recuperare e restaurare materiale dell’epoca, ma soprattutto di scovare i veri protagonisti di un’epoca ormai lontana che ha fatto la storia della cultura televisiva italiana.
Mi hanno invitato alla loro Meeting che si è tenuto il 20 Gennaio all’Air Hotel Milano Linate di Novegro.

Appena arrivato, manco il tempo di scendere dall’auto, sono stato subito preso d’assalto da due strani individui.

“Scusa sei pratico di questa zona?”
“No, mi dispiace…”
“Non abiti qui?”
“No…c’è solo l’aeroporto e qualche silos”
“Non so dove parcheggiare. Secondo te qui va bene?”
“Sembrerebbe…s’intravedono però le strisce gialle. Quelle sono per i residenti”
“Ma sono state cancellate dall’usura del tempo”
“Dovrebbe parcheggiare su quelle bianche. Poi c’è il cartello che indica chi può parcheggiare”
“Dov’è?”
“Guardi è proprio sopra la sua testa”
“Mi viene l’ansia…adesso cosa faccio?”
“Non lo so…io avrei un appuntamento”

Poi noto che l’amica dietro di lui mi faceva segno che era matto.
Iniziamo bene!

La sala dell’Hotel è piena. Gli ospiti di Tv-Pedia sono Il Gruppo 80, Manuela Blanchard, Pietro Ubaldi e Davide Garbolino. Per chi non lo sapesse (e per mia zia che so che mi legge) sono:

Kitty Perria ed Enrico Valenti. I Creatori dei pupazzi più famosi della televisione italiana.
– La mitica presentatrice di Bim Bum Bam.
– Uno dei doppiatori più famosi in Italia (nonché la voce di Marrabbio e Giuliano di Kiss me Licia)
– Presentatore e doppiatore (per me è Ash di Pallet, il padrone di Pikachu 😛 )

Premesso: io ho un rapporto conflittuale con i cartoni animati e l’amarcord, ma solo perché mi provocano una malinconia tremenda. Poi ahimè capita spesso che durante convegni, fiere o altri momenti di associazione trovo personaggi alquanto caricaturali, che rendono il simposio alquanto grottesco.

Ma qui, alla convention di Tv-Pedia è tutto organizzato per bene, ordinato, preciso.
Le persone sono vestite normali, non ci sono cosplayer molesti, cantanti di sigle dell’ultima ora o nerd avulsi dalla realtà.
Finalmente un evento serio.
Il Gruppo80 racconta i suoi esordi nel mondo della televisione, precisamente su Antenna3 nel programma La Bustarella.
Mia nonna abitava nella stessa via dell’emittente. E per anni ho visto gente fare la coda fuori dagli studi. Io e Il Gruppo80 eravamo così vicini senza saperlo.
Il massimo splendore lo hanno raggiunto con Five, Uan e Four i pupazzi legati a Mediaset.
Il loro mestiere sembra il lavoro dei sogni.
Ahimè quel format, “La tv dei ragazzi”, è scomparso per lasciare spazio a canali tematici, video su youtube e noiose applicazioni sul cellulare.
Riteniamoci fortunati, nonostante gli anni ottanta dal punto di vista televisivo hanno un po’ massacrato il nostro livello culturale, dalle 16 alle 18 i bambini erano al sicuro.
“Ti vengo a prendere quando finisce Bim Bum Bam” me lo diceva mio padre. La trasmissione per lui scandiva la giornata.
Mia nonna appena mi vedeva in compagnia di Uan correva subito nell’orto a prendere la verdura, perché sapeva che erano le quattro del pomeriggio: l’ora per gettare le basi della cena! 😛
Uan era manovrato da due persone. Ogni suo gesto, sguardo e freddura è ancora nella mia testa.
Mia madre all’Esselunga chiede ancora la Caciotta Fetecchia, perché devo averle fatto una capa tanta con questa battuta che ormai è diventata parte del suo lessico.

Io trovavo noiosa Licia Colò, troppo pelosa la D’avena, irritante Topo Gigio e imbarazzante il Tenerone.
Cercavo qualcuno un pochino più smart, che leggesse la mia letterina in perfetta dizione, che mi facesse ridere e svagare. Lo so, ero pretenzioso. 😛

L’unica che è rimasta nel cuore di tutti come vera icona della Tv dei Ragazzi è Manuela Blanchard. Nessuno come lei riusciva a bucare lo schermo, a entrare virtualmente in empatia con il pubblico.
Quando l’ho vista entrare all’evento di Tv-Pedia, per un attimo ho creduto veramente di tornare indietro nel tempo.


Lei è in teoria l’anello di congiunzione tra il mio essere uomo e bambino, la mia assoluzione da ogni peccato che ho commesso, il ricordo dei “i compiti li faccio dopo”, il mio ritorno alla purezza.
Il suo percorso di vita è bellissimo.
Ora è un’insegnante di Taiji quan. Non è finita a fare le televendite. Ed è questa la cosa che mi attrae del suo personaggio.
Mentre parlava non c’era nessuna forma di frustrazione. Il suo destino ha preso un’altra strada, sicuramente migliore, dove la ricerca dell’essere e dell’armonia interiore è più appagante di un trafiletto su Tv Sorrisi e Canzoni.

Ora sarebbe banale chiudere con un pippone sulla televisione di oggi, sulla comunicazione che corre veloce e sui contenitori per ragazzi. Lo sanno tutti.
Piuttosto vi dico che a questo evento mi sono divertito e ho fatto il pieno aneddoti e ricordi. Qualcuno si è anche tolto dei sassolini dalla scarpe.

Nonostante cercassi l’episodio imbarazzante da riportare su questo blog, il personaggio strano da irridere, ho dovuto cedere alla bravura degli organizzatori.
Maledetti!
Per rendere il tutto ancora più famigliare c’è stato anche un pranzo, dove tutti potevano finalmente chiacchierare e condividere storie ed emozioni.
E siccome sono Il Portinaio qualcosa doveva accadere. Mentre riempivo il piatto davanti al buffet degli antipasti eccoli apparire:

“Ciao! Ci sei anche tu? Alla fine abbiamo trovato parcheggio”
“Dove?”
“Sopra le righe gialle”
“Ma sono per i residenti?”
“Ho l’ansia…”

Grazie mille, mi avete dato un finale perfetto!

Purtroppo il tempo è tiranno, ho dovuto lasciare l’evento a metà. Non ho potuto ascoltare Pietro Ubaldi e Davide Garbolino.
Non ho fatto nessuna foto con Uan e Four, non ho stretto la mano a nessuno, ma sicuro di poterli ritrovare di nuovo.
Oggi non sono tornato indietro nel tempo, ma ho capito che andarsene quando non si ha più niente da dire è un gesto di grande umiltà e coraggio, che un bel ricordo può essere utile contro le rughe, ma soprattutto che parcheggiare sulle strisce gialle è proprio da stronzi! Ma io sono fondamentalmente buono: per questo sono andato a controllare che a quel matto non gli avessero fatto la multa! 😛

Il Portinaio

Doverosi i ringraziamenti allo staff di Tv-Pedia: Dayana Rusciano e Francesco Piccardo.
E a Lorenzo Nutini di Radioanimati.

P.S. Lo sapevate che è in Giappone fra il 1966 e il 1982 è andato in onda un programma per bambini dal titolo Ping Pong Pan.
Antesignano del nostro Bimb Bum Bam, la mascotte era un kappa giapponese mentre la Manuela Banchard nipponica era vestita da cassiera del Mc Donald’s! 😛

ピンポンパン

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SALVA LA ZIA SALVA IL MONDO

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La Prozia è morta. W la Prozia!
L’ultima anziana della mia famiglia ci ha lasciati. Ora non potrò più ascoltare storie di guerra, di tempi passati, di quando non c’era la televisione e l’olio di palma.
Come ho saputo della dipartita della sorellastra di mio nonno?
Con un Whatsapp, che ha ricevuto mia madre da suo cugino, con tanto di foto allegata.
Sì, avete capito bene, nella foto si vedeva la prozia nella bara, bella stesa e con le mani giunte.

“Mamma voi siete pazzi”
“Vabbè che male c’è?”
“Ma ti rendi conto? Cancellala subito”
“Non so come si fa”

Lo smartphone di mia madre è pieno di nefandezze di ogni tipo. Tutti i giorni riceve cagate dai suoi amici e parenti.
Tra le foto delle nipotine delle sue amiche e le mie ci sono immagini imbarazzanti di membri maschili, meme di Rocco Siffredi, barzellette porno, tettone e altre porcate.
Ogni settimana sono costretto a ripulirgli la memoria e a cancellare ogni traccia di “Condividi se sei indignata” , “Ti piace il black bamboo” e “La Madonnina portafortuna, girala a 50 tuoi amici se vuoi una vita serena”.

Mia zia invece, in quelle rare volte in cui ci vediamo, mi mostra video di dubbia moralità commentando così: “Fanno ridere anche se sono un po’ volgari”.

Ormai i miei parenti comunicano solo attraverso Facebook.
Se non metti un Like ai loro post, lo prendono come un affronto.
Se qualcuna delle loro amiche osa pubblicare delle foto di quando erano giovani e belle scatta subito la critica: “Sì vabbè 30 chili fa”.

E cara grazia che non hanno Instagram e Twitter sennò a quest’ora sarebbero rinchiusi in qualche centro per le dipendenze.

Mia madre crede di parlare con Albano su Facebook:

Albano facebook
Poverina ha ancora dei problemi con il T9, non so quale “guaina” di salute abbia Albano, ma sicuramente dev’essere stata la causa scatenante della separazione con la Lecciso.
Purtroppo nessuno ha risposto ai messaggi di mia madre, ma lei non demorde e continuna a tempestarlo di auguri su Messenger.

Albano facebook
E’ finita persino nel giro dei truffatori romantici. Crede che siano dei suoi fans e non dei vecchi porconi che cercano denaro.
Qui sotto un messaggio che ha ricevuto.

truffatore romantico

Ho risposto io a Gino.
“Grazie per il messaggio. E’ vero sono simpatica e ho anche la sifilide!”

Che dire invece di Francesco, toscano doc dal fisico statuario, che con mia madre non ha avuto mezze misure.

truffatore facebook truffatore facebook
Con lui sono stato più diretto.
“Ciao Francesco, ricordati che ero abituata a stendere tre asciugamani bagnati su quello di mio marito”
Non hai più risposto. 😛

Mia zia invece è abitudinaria. Scrive sempre le stesse cose, sembra L’Intervallo della Rai degli anni 70.
E poi ha perso il senso del tempo. Guardate a che ora ha pubblicato questo messaggio. 😛

buongiorno

Se notate bene nei profili dei vostri parenti c’è un’alternanza di umore. Passano dalla rabbia per l’immigrato e per il politico alla compassione per cani e bambini. Pubblicano Santi e Madonne e bestemmiano contro la Boldrini e soci.
Una mia parente, il giorno del suo compleanno, ha scritto così:

facebook compleanno
Sono molto contento per lei. A volte Facebook e Wottzapp (ahahahahahahhahaha) avvicinano le persone, ma spesso le rendono suscettibili e un po’ mitomani.
Questa la reazione della mia parente lo stesso giorno, ma in forma privata:

whatsapp messaggi

I miei famigliari credono che la felicità sia il mostrarsi felici.
Hanno smesso di avere compassione il giorno del contratto con il gestore telefonico.

Il Portinaio

Qui sotto il dialogo non sense fra mia zia, un cugino di terzo grado di mia madre e una cognata a caso.

dialoghi assurdi su facebook
E’ ancora viva! E scrive su Facebook! 😛

 

 

 

 

 

 

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FESTIVAL DI SANREMO 2018 (Prima puntata con tanti special guest)

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Mia mamma ha un desiderio: andare a Sanremo.
Però trova sempre una scusa, dal biglietto troppo caro alla distanza. Pensate che crede che la Liguria sia vicina al Molise.
Poi dice che non ha niente da mettersi e che vorrebbe andarci con suo marito, ma quello preferisce guardare Walker Texas Ranger e quindi niente…ogni anno se lo guarda sul divano.
Eppure mio zio ha una casa proprio vicino all’Ariston, ma piuttosto che rendere felice un suo parente la venderebbe al primo che passa.
Sul palco del Festival può salire chiunque, lo abbiamo appena visto in diretta. Un signore con il piumino blu ha interrotto Fiorello urlando che voleva parlare con il sindaco di Sanremo… ma ahimè lo hanno subito zittito e portato via. Maiunagioia!!!!


Bene aspettiamo con ansia sti cantanti…nel frattempo corro un attimo in bagno, voglio mettermi una crema effetto lifting, giusto per non sfigurare di fianco a Claudio Baglioni. 😛

La scenografia è pazzesca, si vede che il canone lo abbiamo pagato tutti. Ha ragione Fiorello.
In platea non hanno inquadrato Alba Parietti, ma la figlia della Hunziker, che sicuramente non avrà pagato il biglietto.
Le scalinate del Festival, tanto temute dalle artiste con i tacchi, sono tentacoli elettronici, code di xenomorfi, dita di alieno. L’orchestra è in bianco, come un prato di gigli in Paradiso. Poi arriva Baglioni a rovinare tutto. Inamidato con il papillon storto, si autocita in un soliloquio sulla musica che assomiglia più a un sermone di un catechista sull’amore cristiano.
Ho bisogno che qualcuno mi aiuti. Magari posso chiamare Enrico Mentana.


Il Festival dovrebbero presentarlo Pierfrancesco Favino e Michelle Hunziker, alias Barilla e Morellato. 😛
Dico dovrebbero, perchè secondo me Baglioni ci ha preso gusto. E ci scometto la mia collezione di figurine degli Orsetti del Cuore che tornerà ad ammorbare noi spettatori con i suoi monologhi mielosi.

Inizia la gara.
La prima puntata del Festival la guarderò insieme a Franca Leosini, Enrico Mentana, Vittorio Sgarbi, Giovanni Minoli, Fabrizio Frizzi, Alberto Angela, Carmelo Bene e Carlo Cracco.

Annalisa – Il mondo prima di te
Canzone: Ero in bagno perchè ha finito la centrifuga e non voglio lasciare i panni nella lavatrice, che poi puzzano di muffetta.
Look: Dark di periferia.
Giudizio Franca Leosini:

Ron – Almeno pensami
Canzone: Adesso torna Lucio Dalla dall’aldilià e ti corca di botte!
Look: Arrestate il suo parrucchiere.
Giudizio Gianni Minoli:


The Kolors – Frida (mai, mai, mai)
Canzone: Nelle Converse io uso l’alzatacco, è molto comodo, soprattutto per chi soffre di tallonite.
Look: Lady Oscar fa shopping da Zara.
Giudizio Fabrizio Frizzi:
(che è un buonista)


Max Gazzè – La leggenda di Cristalda e Pizzomunno
Canzone: Whatsapp di mia madre (che sta diventando sorda): “Com’è il titolo della canzone di Gazzè? La tenda di Atripalda e Nonno Nanni?
Look: Pensavo fosse Halloween!
Giudizio Alberto Angela:

Laura Pausini è malata, non potrà presentare la sua ultima canzone. Io l’ho sentita oggi alla radio per la prima volta. Ero nel bar sotto casa mia, gestito da cinesi, beh…hanno cambiato stazione al primo ritornello! 😛
Baglioni ritorna sul palco con Fiorello, ve l’avevo detto che non avrebbe resistito. Favino è finito a fare il guardarobiere.

Ornella Vanoni, Bungaro e Pacifico – Imparare ad amarsi
Canzone: Perchè non invitano i Ricchi e Poveri?
Look: Due bodyguard che accompagnano Mickey Rourke
Giudizio Fabrizio Frizzi:


Ermal Meta e Fabrizio Moro – Non mi avete fatto niente

Canzone: Impegnati e #maiunagioia.
Look: Becchini!
Giudizio Franca Leosini:


Mario Biondi – Rivederti

Canzone: Devo mantenere otto figli, quindi canto anche a battesimi, cresime, comunioni, matrimoni e feste private.
Look: Vestito a noleggio, perchè devo mantenere otto figli, quindi canto anche a cene aziendali, baby shower, compleanni e nozze d’oro e d’argento.
Giudizio Franca Leosini:

Favino Barilla smessi i panni del guardarobiere cerca di rallegrare questa edizione alquanto soporifera con un medley di canzoni, poesie e battute scritte magistralmente dagli autori. Che novità!

Roby Facchinetti e Riccardo Fogli – Il segreto del tempo
Canzone: Ma voi per la lettiera del gatto cosa preferite? La sabbia o i cristalli assorbenti?
Look: Botox party e cerone sbagliato.
Giudizio Carmelo Bene:


Lo Stato Sociale – Una vita in vacanza

Canzone: Finalmente i Nuovi Pooh! 😛
Look: Giovani precari.
Giudizio Franca Leosini:

Anche Michelle Hunziker ha provato a cantare sul palco dell’Ariston.
Cracco puoi dire qualcosa?


Noemi – Non smettere mai di cercarmi

Canzone: Forse smetto di cercarti.
Look: Mi sa che non l’hai cercato.
Giudizio Vittorio Sgarbi:


Decibel – Lettera dal Duca

Canzone: Le scarpe vi lasciano giù il colore sulle calze? Nessun problema, pre-trattatele con dello Chanteclair e lavatele almeno a 40 gradi. Torneranno come prima! 🙂
Look: La reunion dei compagni delle elementari.
Giudizio Enrico Mentana:

Elio e le storie tese – Arrivedorci
Canzone
: Forse era meglio lasciarsi prima.
Look: Bollywood.
Giudizio Alberto Angela:


Giovanni Caccamo – Eterno

Canzone: Contrario di eterno: finito, limitato, temporaneo, passeggero, provvisorio, precario, effimero, perituro, caduco.
Look: Sul suo Instagram ha fatto la marchetta a Kiehl’s, l’azienda che produce creme e affini.
Giudizio Vittorio Sgarbi:

Red Canzian – Ognuno ha il suo racconto
Canzone: Il carbone vegetale è utile per assorbire gas a livello gastrico e intestinale, in caso di aerofagia e meteorismo.
Look: Divano di mia nonna.
Giudizio Alberto Angela:


Luca Barbarossa – Passame er sale

Canzone:
ll primo segreto per affrontare nel verso giusto le pulizie di fondo della casa è quello di partire sempre dall’alto (Potete leggere il resto qui)
Look:
Coatto senza voce
Giudizio Enrico Mentana:

Finalmente è arrivato Gianni Morandi, tanto atteso da mia madre.
Ecco la sua reazione:

Diodato e Roy Paci – Adesso
Canzone: Il gratta calli elettronico Scholl Pedorex non funziona un granchè, l’ha comprato mia zia e passa tutte le sue giornate a levigarsi i talloni senza evidenti risultati.
Look:
Meglio usare la pietra pomice.
Giudizio Fabrizio Frizzi:
Nina Zilli – Senza appartenere
Canzone: Oggi mi è caduto l’acido muriatico sulle piastrelle. Non potete capire le fughe…bianchissime!
Look:
Tendopoli.
Giudizio Vittorio Sgarbi:
Dopo la marchetta al film di Muccino e notato che nessuno pettina Stefania Sandrelli, possiamo continuare la gara. Cristo sono le 00:38!!!

Renzo Rubino – Custodire
Canzone: Questa volta sono serio. Forse è l’unica canzone che mi piace.
Look:
Ho perso la valigia e ho dovuto raccattare vestiti qua e là.
Giudizio Alberto Angela:


Enzo Avitabile e Peppe Servillo – Il coraggio di ogni giorno

Canzone: Dixan detersivo per piatti, “Mani e Unghie con Vitamina E”, vi lasciano la pelle liscia dopo aver lavato i piatti. Funziona veramente!
Look:
Sicuramente non sono passati da trucco e parrucco.
Giudizio Enrico Mentana:

Le Vibrazioni – Così sbagliato
Canzone: Mai titolo è stato così azzeccato.
Look: Valeria Marini fa ancora la stilista?
Giudizio di una che passava per strada:

Spero di risvegliarmi domani. Grazie per avermi letto fino a qui.
Nel frattempo Favino ci avverte.


Il Portinaio

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FESTIVAL DI SANREMO 2018 (Seconda puntata senza intenzioni di voto politico)

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Oggi è esplosa un’azienda chimica nel comasco, il Movimento 5 Stelle è sotto accusa per rimborsi irregolari e Adinolfi è stato insultato da un regista di Sky.
Ma la notizia del giorno è la sospensione di Ermal Meta e Fabrizio Moro. La loro canzone tiene banco e sicuramente andrà dritto prima in classifica. La cosa strana è che nessuno fra autori, selezionatori, produttori e donne delle pulizie si sia accorto della somiglianza.
Strano perchè era stata presentata l’anno scorso, non nel 1982.
Che pressapochisti!
Stasera ci sono i giovani. Vi risparmio giudizi e critiche, perchè non mi piace prendermela con gli esordienti.
Ma questa è la reazione di una persona all’ascolto del pezzo di Lorenzo Baglioni, (per Dio potevi cambiare cognome o trovarti un nome d’arte!)


Stasera c’è il pienone a casa mia. I miei ospiti sono Silvio Berlusconi, Iva Zanicchi, Luigi Di Maio, Paola Perego, Enzo Miccio, Carla Gozzi, Selvaggia Lucarelli e Tosca D’Aquino.

Le Vibrazioni – Così sbagliato
Ricalcolo voto canzone: L’unica reunion che vogliamo è quella delle Spice Girls!
Look: Ribelli fuori corso all’università della terza età.
Giudizio Carla Gozzi Enzo Miccio:

Nina Zilli – Senza appartenere
Ricalcolo voto canzone: Una volta l’ho vista sotto casa mia. Giuro! Era fuori da una bar che parlava di casa discografiche.
Look: Maleficent con le meches fatte male.
Giudizio Silvio Berlusconi:

I primi super ospiti della serata sono il Volo, che sono simpatici come due dita nel culo in un occhio, con le unghie finte ricostruite in un centro estetico cinese…quindi con lo smalto tossico! 😛
Vabbè a parte Michelle…
Diodato e Roy Paci – Adesso
Ricalcolo voto canzone: Come bersi una grolla valdostana a stomaco vuoto.
Look: Mentre Diodato canta l’altro tromba! 😛
Giudizio Enzo Miccio:


Mentre Pippo Baudo ci ricorda di quanto siamo invecchiati, corro all’Ariston a fare un bagno nella fonte della giovinezza. Pare che abbiano allestito dietro le quinte una piscina di acido ialuronico per Baglioni e Facchinetti.
Qui sotto un immgine dei due mentre si azzuffano per questioni di rughe.


Elio e le storie tese – Arrivedorci
Ricalcolo voto canzone: Come quando lo zio a Natale racconta una barzelletta sporca che non fa ridere.
Look: Come quando i tuoi genitori si travestono a Carnevale.
Giudizio Luigi Di Maio:

Secondo super ospite: Biagio Antonacci.
Il titolo del suo album Dediche e manie ricorda un allegato di un giornale per ragazzine.
Vestito da rapprensentante della Gabetti ha deliziato il pubblico con una nuova canzone e un duetto con Baglioni.
Prego Selvaggia:

Ornella Vanoni, Bungaro e Pacifico – Imparare ad amarsi
Ricalcolo voto canzone: Mamma hai portato i pannoloni per le piccole perdite alla nonna?
Look: Jurassic Park.
Giudizio Tosca D’Aquino:

Red Canzian – Ognuno ha il suo racconto
Ricalcolo voto canzone: Io l’avrei intitolata doppio mento.
Look: Perchè uno va a Sanremo e si deve vestire da vecchia lesbica?
Giudizio Iva Zanicchi:

Terzo super ospite: Sting.
Tra i suoi cantanti preferiti ci sono Pavarotti, Zucchero e…Nek! Dopo questa dichiarazione sulle Dolomiti…

Ma eccola arrivare la vera super star della serata, l’inimitabile, cinica e iconica Franca Leosini. Mandate tutti i cantanti al ristorante e dateci Storie Maledette.
Franca ti prego dimmi qualcosa!!!

Ron – Almeno pensami
Ricalcolo voto canzone: Una canzone d’amore di un uomo per la sua donna cantata da un gay e scritta da un altro gay. Il Gender è finito per lasciare spazio alla sessualità fluida. 😛
Look: Ieri era serio, stasera sembra un’orgia di pattern anni 70.
Giudizio Paola Perego:


Renzo Rubino – Custodire
Ricalcolo voto canzone: Una canzone gradevole che però ascoltata a mezzanotte dopo una giornata di lavoro diventa una peretta di glicerina.
Look: Missoni, che su di lui diventa Oviesse.
Giudizio Silvio Berlusconi:


Io pensavo fosse finita e invece per rovinare tutto hanno fatto rientrare il Volo a duettare ancora con Baglioni.
Gli autori sono impazziti!
Per la cronaca Claudio Baglioni è alto un metro e ottantotto e pesa appena 80 kg.

Annalisa – il mondo prima di te
Ricalcolo voto canzone:
Look: Dsquared2, che su di lei diventa Tezenis
Giudizio Iva Zanicchi:

Decibel – Lettura dal duca
Ricalcolo voto canzone: Ha dichiarato di non aver mai votato perchè non serve a niente. Ti auguriamo Gabriele Paolini dietro le spalle a vita.
Look: Kraftwerk con lo spessore di Laura Scimone.
Giudizio Silvio Berlusconi:

E dopo Vecchioni in duetto con Baglioni stop al televoto e tutti a letto!


Il Portinaio

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SANREMO 2018 (Terza puntata con indovinello per i lettori)

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Baglioni inaugura la terza puntata del Festival in versione bambolotto rock, cantando , che può essere la contrazione di “varicocele” “valerioscanu” o “vattelapesca”.
Meglio aprire così questo post: la cantante Noemi si è beccata una bella denuncia per oltraggio a pubblico ufficiale. Pare che la rossa concorrente di Sanremo volesse entrare all’Ariston senza pass e per di più da una porta di servizio. Il poliziotto di guardia ha invitato l’artista ad allontanarsi per motivi di sicurezza. Veronica Scopelliti (è il vero nome di Noemi) lo ha etichettato dandogli del coglione. La baruffa è finita con una bella querela da parte del garante della legge.
Anvedi l’educazione, va bene che ormai all’Ariston riescono a entrare tutti, ma fare i furbetti per Dio.

40 anni fa invece sul palco di Sanremo debuttava una delle più grandi interpreti della musica italiana, che con il tempo è riuscita a diventare attrice, presentatrice e infine vegana. Avete capito di chi sto parlando? Ecco non ditelo!
Da qualche mese l’artista ha registrato il suo nome come marchio e chiunque lo usi a fini di lucro o senza il suo permesso verrà denunciato o nel peggiore dei casi costretto a mangiare soia fermentata condita con aceto di mele e cumino.

ministero dello sviluppo economico

Volete un altro indizio? La scorsa estate ha organizzato un evento nella Valle Leventina per i suoi fan. Il tutto consisteva in una gita nei boschi fra laghetti e fate, una corsa in funivia e una cena psico vegana con tanto di lectio magistralis sugli effetti mortali della carne, delle uova, del latte e dei suoi derivati. Il tutto per 85 Euro.
Questo l’annuncio:

gita in montagna

E’ fuggita dall’Italia per motivi di sicurezza e che ha aggiunto la parola arte al suo cognome. Parla di lei in terza persona e il suo social manager ahimè ha cancellato ogni traccia di post polemici e commenti di bimbiminkia su Facebook.
Un altro indizio? Non è il Mago Otelma. 😛
Vabbè…se volete perdere quattro minuti della vostra vita cliccate QUI.

Questa sera sul divano con me ci sono grandi ospiti del cinema, che non hanno bisogno di presentazioni. 🙂

Giovanni Caccamo – Eterno
Ricalcolo voto canzone: Voi preferite gli spaghetti di soia con verdure o quelli di riso con funghi e bambù?
Look: Poltrone & Sofà.
Giudizio Jeanne Moreau:

Lo Stato Sociale – Una vita in vacanza
Ricalcolo voto canzone: ricordatevi che dire carina non è un complimento.
Look: Badanti della vecchia che balla.
Giudizio Richard Curtis:

Mentre gli ospiti Virginia Raffaele e Negramaro cercano di alzare il livello musicale della kermesse, volevo segnalarvi l’annuncio che ha fatto Povia. Pare che smetterà di fare musica per colpa di Saviano!
Presto corriamo per le strade e mettiamoci a gridare!!!!!!!!!!!! Dio esiste!!!!!!!

povia si ritira

Luca Barbarossa – Passami er sale
Ricalcolo voto canzone: Aprire un negozio di accessori per cellulari sarebbe più dignitoso.
Look: Catechista in vacanza a Cogne
Giudizio Rutger Hauer:

Enzo Avitabile e Peppe Servillo – Il coraggio di ogni giorno
Ricalcolo voto canzone: Le polpette dell’Ikea venderanno sicuramente di più su Itunes.
Look: C’è posto con il catechista per la gita a Cogne? Vorremmo vedere la casa della Franzoni.
Giudizio della vecchina della scena iniziale di Ghostbusters:


Max Gazzè – La leggenda di Cristalda e Pizzomunno
Ricalcolo voto canzone: Mia mamma è tre giorni che cerca di scrivere il titolo su Whatsapp: la leggenda di costata e puzzolenti. (maledetto T9)
Look: Cameriere indù
Giudizio Isabelle Huppert:

Roby Facchinetti e Riccardo Fogli – Il segreto del tempo
Ricalcolo voto canzone: Hai presente quando le gattare urlano per la morte di un micino?
Look: Enrico Coveri dopo una centrifuga a 60°
Giudizio Marcello Mastroianni:

Ermal Meta e Fabrizio Moro – Non mi avete fatto niente
Ricalcolo voto canzone: Come faceva quella canzone dell’anno scorso? 😛
Look: Zalando ti risolve la vita.
Giudizio Zach Galligan e Phoebe Cates:

Noemi – Non smettere mai di cercarmi
Ricalcolo voto canzone: Colleziona le frasi di Emma con i Baci Perugina. Come far fallire un’azienda in 10 secondi! 😛
Look: Visto che ho una denuncia per oltraggio a pubblico ufficiale voglio prenderne un’altra per atti osceni.
Giudizio Bill Murray:

Il super ospite James Taylor incanta tutti con il Rigoletto in versione Stanlio e Ollio, meno male che arriva Giorgia a ristabilire equilibrio a questo Festival traballante.

The Kolors – Frida (mai, mai, mai)
Ricalcolo voto canzone: Hanno fatto una foto su Instagram con Francesco Facchinetti. Perderanno i capelli fra sette giorni.
Look: Scrivete su Google ‘Ministri gruppo musicale’.
Giudizio Ugo Tognazzi:

Altro super ospite italiano Gino Paoli. Domani invece è previsto il duetto Cleopatra e Tutankhamon con “Sarà perchè ti amo”.

Mario Biondi – Rivederti
Ricalcolo voto canzone: Ve l’avevo detto che ha otto figli da mantenere? Beh pare ne abbia altri sei a distanza!
Look: Hipster casa famiglia.
Giudizio Silvia De Santis:

In teoria la terza puntata è finita, vi risparmio Memo Remigi, Nino Frassica e tutti le altre marchette sulle prossime produzioni Rai che stanno salendo sul palco.
Terminiamo così, con il video della gita organizzata dalla cantante che 40 anni fa iniziò la sua carriera a Sanremo.
Se non lo guardate arriva Red Canzian a tirarvi i piedi sotto le lenzuola!

Il Portinaio

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SANREMO 2018 (quarta puntata e il mistero delle scarpe di Gianna Nannini)

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Non lo sapevate vero?
Heidi compie 40 anni e perchè non festeggiarla a Sanremo come una vera diva? Finalmente un po’ di “nerdismo”.
Claudio, Michelle e Pierfrancesco rockeggiano la sigla del cartone animato vestiti da satanisti.
Gli autori però sono dei somari, la montanara ne ha 44! Sono un purista dell’animazione non sopporto questo pressapochismo.
Prodotta nel 1974 e disegnata dal celebre Hayao Miyazaki arrivò in Italia 4 anni più tardi.
Mi sono fatto un film sbagliato. Non era una celebrazione della mitica pastorella, ma un omaggio alla svizzera Hunziker.
Che banalità.
Magari fra un quarto d’ora mangeranno cioccolato, infileranno le dita nei buchi nell’Hemmental e confesseranno di aver aperto conti correnti a Chiasso.
Avete fatto piangere Heidi, meritate furetti in calore nelle mutande!

Siccome devo mangiare, lascio perdere i giovani…ci vediamo fra una ventina di minuti con i Big e i loro badanti.
Incrocio le dita solo per Mirkoeilcane.
Intanto godetevi questo video.


Renzo Rubino & Serena Rossi – Custodire

Performance: Facciamo finta che è Natale, io salgo sulla sedia e dico la poesia, tu cerca di confonderti con l’albero di Natale
Look: Renzo il camionista Serena il camion decorato
Giudizio di un autotrasportatore:

Le Vibrazioni & Skin – Così sbagliato
Performance: Hanno gridato così tanto che all’ospizio di Arma di Taggia hanno dovuto evacuare tutti gli anziani per allarme tsunami.
Look: Incubo di Salvini haute couture.
Giudizio di un gattino di Albenga:


Noemi & Paola Turci – Non smettere mai di cercarmi

Performance: Senti Paola puoi ruttarmi l’Ave Maria? Così denunciano anche te.
Look: Ci tiriamo indietro il gel come i mafiosi del Padrino e dopo la performance andiamo a fare brutto sotto casa delle Parodi.
Giudizio Ugo Tognazzi:

 

Comunque hanno appena inquadrato Milly Carlucci, non sembra più una donna…ma una donnola!

Mario Biondi, Ana Carolina e Daniel Jobim – Rivederti
Performance: E’ crollato il pil in Brasile.
Look: E hanno rimandato il Carnevale a Rio!
Giudizio Katia Follesa:

Annalisa & Michele Bravi – il mondo prima di te
Performance: Tu fai Albano? No, tu! No, tu! No, tu! No, tu! No, tu! No, tu! No, tu! No, tu! No, tu!
Look: Le melevisioni
Giudizio Tonio Cartonio:


Lo Stato Sociale, Paolo Rossi e il Piccolo Coro Mariele Ventre dell’Antoniano

Performance: Se l’Antoniano avesse cantato la strofa “Nessuno che rompe i coglioni” Mariele Ventre sarebbe tornata in vita.
Look: Lo Stato Sociale veste Daniele Alessandrini. Il social manager del marchio se ne sbatte delle recensioni.

daniele alessandrini
Giudizio di Enrico Mentana:

Primo super ospite italiano Gianna Nannini che deve aver ricevuto via mail le istruzioni per arrivare all’Ariston “Ricordatevi di indossare delle scarpe comode per la gita in Liguria, colazione a sacco, si consiglia di portare un K-way e un maglioncino di cotone. La suora canterà sul Pullman le canzoni che troverete in allegato nella mail, orario di ritrovo: 6.15 del mattino alla stazione di Cavaria con Premezzo”

scarpe gianna nannini sanremo 2018

Foto @BrancaRossana

Il suo duetto di Amore bello con Baglioni sembrava più una seduta psichiatrica.

Max Gazzè Rita Marcotulli e Roberto Gatto – La leggenda di Cristalda e Pizzomunno
Peformance: Mia mamma sta ancora litigando con il T9 su Whatsapp.
“Hai visto Saremo Gazzella”
“Veramente sembri più un bue muschiato”
Look: Mia mamma litiga sempre con il T9 su Whatsapp.
“Il nero stima”
“Chi?”
“La gente”
“Domani ti tolgo i giga!”
Giudizio di Roberto Carlino:


Decibel & Midge Ure – Lettera dal duca
Performance: i 4 signori sul palco sono pregati di rientrare all’ospizio di Arma di Taggia, l’allarme tsunami è rientrato.
Look: L’Equipe84 con l’alopecia.
Giudizio di Piero Angela:

Ornella Vanoni, Bungaro, Pacifico e Alessandro Preziosi – Imparare ad amarsi
Performance: Giuro che ho visto la Vanoni guardare il pacco a Preziosi!
Look: Gang bang with granny.
Giudizio Nino Manfredi:

Diodato, Roy Paci e Ghemon – Adesso
Performance: L’imitazione peggiore di Paola & Chiara.
Look: Marrone e nero tamarro vero.
Giudizio Jodie Foster:

Roby Facchinetti, Riccardo Fogli e Giusy Ferreri – il segreto del tempo
Performance: Nel nuovo Volantino “Super Sabato!” troverai tante offerte valide nei punti vendita del discount Lidl: prodotti per la casa e la cura del corpo, frutta e verdura, prodotti per l’infanzia, acqua e bevande.
Look: Funeral party.
Giudizio Pier Paolo Pasolini:

Vincitore della Sezione Nuove proposte è Ultimo, che riceve il premio dal presidente della regione Giovanni Toti, che lo tocca sulle spalle e se ne va. Gli avrà mica passato l’helicobacter?

Enzo Avitabile, Peppe Servillo, Daby Tourè e gli Avion Travell – il coraggio di ogni giorno.
Performance: La sigla di Un Posto al Sole è la mia canzone preferita del Festival.
Look: Le vaiasse di Afragola.
Giudizio Lory Del Santo:

Ermal Meta, Fabrizio Moro con Simone Cristicchi – Non mi avete fatto niente
Performance: Milly Carlucci ha sorriso e si è aperta una voraggine sul palco, i cantanti sono stati subito soccorsi dall’elisoccorso.
Look: Pompe Funebri 24 ore su 24.
Giudizio Corrado Guzzanti:

Giovanni Caccamo & Arisa – Eterno
Performance: Giovanni ha duettato con delle extension.
Look: Capelli, capelli, capelli, capelli, capelli, capelli, capelli, capelli, capelli.
Giudizio Philippe Daverio:

Ron & Alice – Almeno pensami
Performance: Arriva in Italia la prima formulazione di litio a rilascio prolungato per il disturbo bipolare. Sappiatelo! 😛
Look: Alice ma ti sei vestita da uomo? Anche tu Ron!
Giudizio Paolo Panelli:


Red Canzian & Marco Masini – Ognuno ha il suo racconto
Performance: Le crocchette Urinary S/O High Dilution della linea Veterinary Diet sono consigliate per i gatti che soffrono di affezioni delle vie urinarie.
Look: Red la gattara pulisce l’erba gatta sotto il mento di Masini.
Giudizio Nicola De Martino:

The Kolors, Enrico Nigiotti e Tullio De Piscopo – Frida (mai, mai, mai)
Performance: Dai nonno Tullio vieni via e smettila di far rumore.
Look: Non si sono mai cambiati!
Giudizio Cloris:

Premio alla carriera città di Sanremo a Milva.
Non c’è!
Ritira il premio la figlia che ringrazia tutti a nome della madre.
In sala c’è Cristiano Malgioglio, con gli occhiali da sole. Manco fosse Karl Lagerfeld.

Ennesimo super ospite italiano: Piero Pelù. Dai pantaloni di pelle s’intravede il prolasso!

Luca Barbarossa & Anna Foglietta – Passame er sale
Performance:Na stanzetta in affitto è trovata, pe er momento va be’ semo gente de borgata nun potemo pagà. Da domani comincia er carvario, nun c’è altro da fa’ finirà ‘sto calendario”
Look: Mi sa che non facciamo in tempo per il trucco e parrucco.
Giudizio Don Matteo:

Nina Zilli & Sergio Cammariere – Senza appartenere
Performance: A soli dieci mesi dall’inaugurazione di Delta Po Family Destination Outlet, il centro rischia la chiusura. Potete leggere la notizia QUI
Look: Pianobar con aperitivo a 6 Euro.
Giudizio Anna Maria Galanti:

Elio e le storie tese & i Neri per caso – Arivedorci
Performance: Mancava Diego Caravano fra i Neri per caso, componente storico del gruppo. Solo io me ne sono accorto?
Look: Optical invadente.
Giudizio Michele Placido:

Bene. ora tutti a letto.
Vi ringrazio per avermi seguito. Purtroppo domani per la finale sarò altrove.
Lo so che siete curiosi come dei cricetini russi.
Mi hanno invitato ad una festa di compleanno in maschera su un tram. Obbligo l’abito da Unicorno.
Seguitemi sui social se siete curiosi o voyeur, oppure mandatemi un messaggio per sapere chi vince il Festival.


Il Portinaio

Grazia a @alt-gegiablog, Giffetteria, Haidaspicciare, Fromitalywithgifs e Giftvitaliana per le immagini e le Gif.

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VOGLIO ANDARE A VIVERE A GROTTAGLIE

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Ci sono Lamù, Lupin e Pinocchio.
Ma anche quel logorroico di Holly, quegli scombinati di Heidi e Pete e l’isolana Flo Robinson.
Dove potete vederli tutti insieme? A Grottaglie.

creamy paolo carriere
L’artista Paolo Carriere ha dipinto sui muri della città delle ceramiche i personaggi più famosi dell’animazione nipponica e americana.

Paolo carriere instagram
Il progetto è stato interamente finanziato da Paolo, i murales hanno ridato alla città nuova linfa vitale. Balconi protetti da Creamy, strade controllate da Dumbo, sorrisi dietro i finestrini delle auto.

pollon paolo carriere
Da oggi Grottaglie non sarà più la stessa.

pinocchio paolo carriere

Quindi, prima di comprare portacandele, piatti o altre decorazioni d’interni fragili come biscotti, fatevi un tour per il paese e cercate tutti i vostri beniamini. Il bambino che è in voi ringrazierà.

QUI il suo Instagram. Sommergetelo di Like! 🙂

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Nel frattempo su Facebook, il social manager di una nota casa di produzione video ignora l’esistenza di Google e una sua follower viene rimandata in geografia.

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So’ Portinaio che ci posso fare! 😛

Il Portinaio

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