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SE AL MET GALA PARTECIPASSERO I MIEI PARENTI

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Il Met Gala è una raccolta fondi annuale per il Metropolitan of Art’s Costume Institute di New York City.
E’ uno degli eventi più importanti della città e tutti escono pazzi per guardare i vip vestiti dagli stilisti più trendy.
I giornali si divertono a stilare classifiche come se il futuro del mondo dipendesse dalla scollatura di Byoncè o dalle tette di fuori di Madonna.
I cronisti americani a volte mi sembrano dei disadattati.
Quando c’è un red carpet, e magari tu sei lì perché candidato a un premio importante, la prima cosa che ti domandano è:

“Di chi è il vestito?”

Puoi essere un attore impegnato, magari un premio oscar. Ai cronisti d’assalto interessa fare la marchetta così i fatti brutti vengono dimenticati per qualche giorno e le casalinghe possono sognare.
Ogni anno il Met Gala lancia un tema e la star convocata deve presentarsi con un dress code adeguato.
Quindi se nell’invito c’è scritto “Frutti di mare fashion” devi pensare a qualcosa di simile a questo:

cozzara

Se l’impostazione del party è la moda e il veganesimo devi indossare almeno una mutanda di asparagi e un abito di broccoli e verze. Mi raccomando niente carciofi che pizzicano!

abito vegano
Per il 2016 è stato scelto il connubio tra moda e tecnologia con la mostra Manus x Machina: Fashion in an Age of Technology, che nessuno mai vedrà.
Ma a noi poveri interessano gli out fit, chissenefrega di stu Manus che non l’ho mai incontrato nemmeno all’Esselunga.

Una mia parente una volta è arrivata alla cresima di un mio cugino di ottavo grado con un abitino con placche in acciaio inox 18-10. Vista la mole assomigliava più a una pentola a pressione e dopo circa venti minuti ha incominciato a fumare.
La battuta più fine che si è becccata è stata: “Uè guarda che ti bolle la patata”.
Deve avere avuto lo stesso problema Kim Kardashian agghindata come la planetaria della Kenwood, pare che qualcuno l’abbia vista montare gli albumi con il sedere.

Andrew H Kim Kardashian met gala 2016
Beyonce è sponsor ufficiale della Durex.

Andrew H beyoncè met gala 2016

Un condom che cammina. Mi chiedo quanti batteri si siano formati sotto le sue ascelle.

A Taylor Swift invece devono aver fatto uno scherzo.

“Adesso ti bendiamo e ti portiamo al negozio cinese. Nel frattempo ciuccia questa liquirizia”

taylor swift met gala 2016

Mia zia al matrimonio di suo figlio si presentò con una capigliatura assurda e un collare elisabettiano che il prete non voleva farla entrare in chiesa perchè credeva fosse un levriero afgano appena uscito dalla sala operatoria.
L’altra mia zia invece aveva un cappello talmente grande che tutta la mia famglia si lamentò perchè durante la funzione non riusciva a vedere gli sposi e nemmeno il crocefisso di 8 metri con il Cristo sanguinante.
Le testimoni di nozze quando si sono palesate all’altare avevano fatto sussultare i chierichetti.
Per fare le originali erano andate da un sarto e avevano scelto la stessa stoffa per l’abito. Ma avendo caratteri e fisici completamente diversi una ricordava Madre Natura con tanto di corona di fiori e cacate di uccello in testa, l’altra una virago con le mammelle al posto degli orecchini.
Madonna è apparsa alla festa newyorkese con la sindrome della lolita. Ha deciso di omaggiare porcelle sadomaso, le regine di Games of Thrones e pornostar di periferia.
10 al culo ancora sodo, 3 ai capelli fritti.

madonna met gala 2016
Lady Gaga in armatura di adamantio preferisce il tacco estremo a quello comodo Valleverde.

Andrew H Met Gala 2016 Lady gaga
La stampa non può entrare all’interno del Met Gala, quindi nessuno sa cosa succede durante il party.
Ma qualcuno ha postato una foto della Germanotta mentre si grattava l’alluce sotto il tavolo.

piede strano
Mia mamma non sa cosa indossare al matrimonio di mia cugina Michela. Sarà fra due mesi, in pieno caldo tropicale. Io le ho consigliato un mix tra un fresco abito provenzale e un corpetto stile amante delle sculacciate, come ha fatto Selena Gomez, ma ha storto il naso, poi mi ha sottolineato che ha il seno abbondante e quindi potrebbe rischiare un’ischemia.

selena gomez
Forse potrebbe optare per un gonnellone da usare anche come bidone della raccolta differenziata.

dolce e gabbana met gala
L’unica che non avrà problemi è sua sorella, che non è stata invitata per motivi legati a liti passate su misere eredità.
Sicuramente risparmierà un sacco di soldi, eviterà il fotografo invadente e non verrà presa per il culo per i prossimi dieci anni, visto il cattivo gusto che si ritrova.

Il Portinaio

nicki minaj


MUORI UN ALTRO GIORNO Vol. 3

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La famiglia è come la politica.
Con i parenti bisogna essere diplomatici, cercare l’alleanza migliore e ambire alla nomina nel testamento.
Non sempre accade.
Io mi muovo in un albero genealogico che ormai assomiglia a un ginepraio.
Mentre stavo facendo un ripulisti generale in cantina, ho trovato una Vhs, con dei video anni 70 della mia famiglia.
C’erano tutti, tranne io. (ebbene sì sono ancora giovane 😛 )
Ho visto per la prima volta il mio bisnonno, che era stato insignito con la medaglia di Cavaliere d’Italia , mia madre incinta (quindi non sono stato adottato da un kebabbaro) e il battesimo dei miei cugini.
Ho riversato tutto su un Dvd, l’ho impacchettato e regalato a mia zia.
Sono un bravo ragazzo.
Almeno questo è quello che continuano a dirmi.
Mia zia si è commossa, ormai poverina non parla più con i suoi fratelli e nemmeno con mia madre. Io cerco di essere un mediatore, ma alla fine con gli anziani l’unica cosa che si può fare è annuire.
Durante la visione del filmato dei ricordi ho anche notato che un sacco di parenti sono morti. Non me li ricordavo più. Ma quelli sono come i Gremlins, basta bagnarli che si moltiplicano e diventano più cattivi.
A casa di mia zia, c’era il cugino di mia madre, noto per essere un accattone che tiene il piede in due scarpe e il fratello di mia nonna, l’unico testimone di Geova con la sindrome dei social.
Ha passato tutta la domenica a guardare Facebook e mi ha persino chiesto l’amicizia.
Ad oggi ho già ricevuto tre messaggi con scritto “Che Dio ti benedica” e 6 poke, che non ho ancora capito cosa siano.
Non ho fatto una buona azione, la mia è stata solo una semplice restituzione. Ridare a mia zia un pezzo della sua vita, per ottenere in cambio una fetta di torta e un bicchiere di Spuma rossa.
Non ho ottenuto niente, nemmeno una pace armata. Anzi. C’è stato persino un principio di polemica, ma ormai ho imparato la lezione.
Se qualcuno ti provoca, basta annuire, poi esci da casa sua e gli caghi sullo zerbino. Tanto conoscendo i miei parenti daranno la colpa ai rom.
Ma la mia pantomima da bravo nipote è terminata subito. Mi sono dovuto trasformare subito nel figlio prodigo.

“Gabry ho chiamato l’ambulanza”

Mio padre si è fatto venire un’altra crisi diabetica, dovuta a un’infezione al piede.
La prassi è sempre la stessa.
Bisogna spolverare i mobili, passare l’aspirapolvere, adagiare il moribondo sul divano, sbattere i cuscini, fare i vetri, svuotare i posaceneri e buttare qua e là qualche santino.
Poi attendere con ansia l’arrivo della Crocerossa. Mia madre, vestita a festa, di solito aspetta sulla porta i volontari, io sto di fianco al malato con l’acqua santa in mano.
A questo giro è stata più dura, perché l’ospedale della mia città non ha voluto ricoverarlo e abbiamo dovuto portarlo nella “lontana” Abbiategrasso, nota per avere un reparto ospedaliero specializzato nel piede diabetico.
In effetti qui sono tutti in carrozzina. Mio padre è in mezzo ai suoi simili. C’è l’arabo senza le dita dei piedi, la zingara con una setticemia e il siculo pronto per essere amputato.
Se ci fosse Salvini morirebbe d’ infarto in trenta secondi.
Mia madre fa finta di fare la tollerante, ma glielo leggo in faccia che è spaventata.

“Lo sai che 320 di quelli verranno messi dentro la caserma vicino casa nostra?”
“320 chi?”

Con gli occhi mi indica i famigliari dell’arabo in carrozzina.

“Beh piuttosto che lasciarla marcire, credo sia giusto utilizzarla per scopi umanitari”
“Ma non sappiamo chi metteranno dentro”
“Magari qualcuno dell’Isis”
“Infatti!”
“Così poi faranno un attentato alla gastronomia in piazza e quando arriverà il Tg5 potrai metterti dietro il giornalista per salutare”
“Sarebbe bello andare a Quinta Colonna”
“Oppure essere intervistati da Barbara D’Urso”
“E infine candidarsi con i 5 Stelle”
“Adesso non esagerare, non sai usare internet”
“Stronzo! Per punizione porta a pisciare tuo padre!”

“No!!!!! Ti prego non voglio rimanere traumatizzato”

Quanto è entrata l’infermiera ci ha beccato in una posizione alquanto ambigua. Io che tenevo mio padre per le spalle e mia madre piegata a novanta che lo aiutava con il pappagallo.
Titolo della Vhs “Famiglia incesto scandalizza il reparto diabetico”. 😛
Oggi ho visto una donna piangere, ho ascoltato anziani lamentarsi degli statali, visto infermiere fare bene il loro lavoro, altre un po’ meno.
Poi tornando a casa ho sbagliato a impostare il navigatore e sono finito davanti all’Ikea.

“Figliolo è qui che vieni a prendere i mobili?”
“No! Di solito solo i tovaglioli e le forbici”
“Ma è gigantesca!”
“Se vuoi ti porto a fare un giro uno di questi giorni…sempre che tuo marito non muoia”
“Scemo!”
“Guarda che le cassettiere Malm possono diventare delle economicissime bare se le monti al contrario” 😛

Il Portinaio

QUI e QUA altre storie di ricoveri.

IL RE DEI PAGLIACCI

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Le condizioni di mio padre all’ospedale sembrano migliorare, nonostante la sua situazione sia critica.
Nella mia famiglia le malattie si vivono o in maniera teatrale e oppure nel silenzio più totale.
Una mia zia ha subito una piccola operazione al cuore e non ha detto niente a nessuno, forse per paura che qualcuno potesse verderla struccata.
Un’altra invece vive costantemente con medicinali che usa al posto delle caramelle.
Se vuoi una mentina ti rifila cardioaspirine, se preferisci un chupa chups ecco servito dell’antibiotico pronto da leccare, al posto delle stringhe di liquirizia ci sono dei gustosissimi diuretici e se per caso chiedi un caffè ti viene rifilato del Vicksmedinait.
Mia cugina, che ha subito un’operazione delicata, ogni volta che deve fare un check out medico pensa sempre a come potrebbe uscirne ringiovanita.
Esempio.

“Ha un herpes alle labbra”
“Posso gonfiarmele?”
“Dovrebbe operarsi di cataratta?”
“Nel frattempo una blefaroplastica?”

Essendo in tanti ci ammaliamo abbastanza frequentemente. Poi quelli più cagionevoli rischiano di più.
Mio padre ormai è diventato come il progratonista della favola del Lupo di Esopo.
Tutti i parenti credono che stia bene e risolvono la questione con una telefonata.
Ad oggi l’unico che si è presentato è stato il fratello di mia madre, dagli altri manco un whatsapp.
Meno male che abbiamo molti amici, così ogni tanto riesco a prendere fiato e posso stare a casa a lavare le mutande.
Oggi però sono stato costretto a rimanere tutto il giorno in camera con mio papà.
Non essendoci la televisione e un compagno di stanza con cui chiacchierare cerchiamo di divertici con poco.
Di solito lui scoreggia. Perchè è un po’ stitico e prende questa purga fatta con ali di pipistrello, fegato di drago e carcassa di antilope. Ogni volta che fa un peto bisogna evacuare l’ospedale, chiamare i pompieri e rianimare qualche vittima dei suoi afrori.
Poi giochiamo a lanciarci i fazzoletti sporchi di muccio del naso, facciamo le “penne” con la carrozzina e commentiamo gli altri invalidi del reparto.
C’è quello che vaga come uno zombie e parla da solo, la signora con l’ossigeno che si lamenta sempre e la rom con problemi circolatori che ha i capelli tutti schiacciati con la forma del cuscino, delle unghie da arpia e un dente ogni quarto d’ora.
Mia madre, da brava cattolica, mi dice sempre:

“Se vai giù a prendere il caffè portati dietro il cellulare, il portafoglio e le chiavi dell’auto”
“Perchè?”
“Bisogna stare attenti”
“A chi???????”

E mi indica con il dito la stanza a fianco.

“Quella di fianco è una zingara e di solito quelle rubano e ti fanno la cacca sul letto”
“Guarda che non riesce a camminare”
“Però ha tre figli!”

Stamattina mia madre ha pagato cappuccini e brioches a due extracomunitari di colore perchè gli facevano tenerezza. Poi però quando si trova davanti ad altre etnie, che nella sua testa identifica come pericolose, le prende quella piccola vena di razzismo, che hanno tutti i miei parenti.
Mia zia ad esempio ha un sacco di appartamenti che non riesce a vendere. Uno dei tanti l’ha praticamente regalato alla sua colf ecuadoregna.

“Vedi ci stanno invadendo. Ormai si comprano tutto”
“Veramente sei tu che gliel’hai venduto”

La diagnosi è una sola. Tutta la mia famiglia, fino al sesto grado, è dispercettiva. Me compeso. Fate conto che mi vedo biondo! 😛

– La dispercezione, secondo il dizionario, è un’ alterazione della facoltà di percepire, di acquisire cioè, mediante i sensi, informazioni su sé stessi e sul mondo circostante. (mia zia pensa di avere 30 anni e di essere l’erede di Maria Tudor detta la sanguinaria)

– La dispercezione comprende riduzione del numero di elaborazioni in un determinato tempo, disfunzione della loro sintesi e mancata integrazione con le altre facoltà mentali. (Per mio cugino esiste solo l’Inter)

– Tali difetti di organizzazione soggettiva degli stimoli sono tipici del delirio e degli stati confusionali acuti. (Mia zia pensa di essere stata truffata dai suoi fratelli nonostante io gli abbia giurato che il nonno aveva 1000 lire sul conto corrente)

– Anche la mancanza di attenzione può generare una dispercezione.
I dialoghi con mia cugina:
“Ciao lo sai che il mio papà è all’ospedale?”
“Oggi mentre attraversavo le strisce pedonali un camionista mi ha detto -bella figa”

La dispercezione è spesso accompagnata, per questi motivi, a disorientamento nel tempo e nello spazio. Gli errori di valutazione degli stimoli ambientali e il mancato riconoscimento delle persone sono un altro suo aspetto, che può portare ad allucinazioni.
Una mia zia pensa che i suoi cani siano gli unici parenti a cui voler bene e che siano i più belli del mondo nonostante abbiano una fiatella di cadavere e zolfo. Vive in una partita di burraco perenne.

Mia madre ha avuto la malaugurata idea di portare una suora in camera per farci fare la comunione.
Mio padre si irrita quando vede preti e cosplayer cattolici, ma ha comunque preso l’ostia. Io ho fatto un sacco di selfie da pubblicare su Instagram e sono riuscito a immortalare la suora dietro la tenda arancio che maliziosamente sembrava stesse facendo altro. Poi mi sono preso gli sgridi dalla mamma!

suora in ospedale

A metà pomeriggio sono arrivati i clown, con i loro nasi finti e i palloncini.
Uno di loro si è avvicinato a un paziente a cui avevano appena amputato un piede e gli ha detto: “Dai…se ne fa fare uno di legno da Geppetto”.
Intanto non c’è un cazzo da ridere. Poi come ti viene in mente di fare una battuta del genere? Non lo sai che ormai ci sono protesi in fibra di carbonio? Mica siamo all’Ikea! 😛
Mia madre ha cercato di intrattenerli con i suoi monologhi sull’amore per la famiglia, poi ha degenerato. Li ha legati con una corda e obbligati ad ascoltare tutta la sua storia, da quando mi aveva dato alla luce con un parto “asciutto” fino allo scippo che ha subito all’Esselunga il Natale scorso.
Infine ha sottolineato che è molto innamorata di mio padre, che io sono il figlio più bello del mondo e che siamo dei disordinati sporcaccioni. Quindi suo malgrado le tocca farci da geisha, così almeno non pulisce due volte.

Sono andato a fumarmi una sigaretta fuori dal balcone, di fianco agli spogliatoi dei clown.  La più anziana commentava mia madre: “Ma come si fa ad essere contente di fare la Geisha. Io sono per la parità dei sessi, io non so certa gente…”

Mi sono affacciato giusto per farmi vedere, poi sono corso in camera di mio padre, ho preso il palloncino e gli ho fatto una foto.
Allora chi è quello che fa più ridere?

pagliaccio

Il Portinaio

 

MAMMA MARIA

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Scusate il mio altelenare.
E’ che stanno succedendo troppe cose intorno a me.
Non mi sono ancora ripreso dallo scisma dei Ricchi e Poveri.
Uno non può tirare il fiato che in una settimana muore Pannella e Lino Toffolo, mia cugina parte per Sharm (e secondo me suo fratello sta pregando per qualche attentato, così potrà ereditare tutto e diventare il più ricco della famiglia) mio padre non esce dall’ospedale e in più devo scongelare il frigorifero che sembra la casa di Elsa di Frozen.
I miei parenti agiati non sono venuti a trovare mio papà, l’unico che si è presentato è stato il fratello di mia madre.
Capisco la lontananza, visto che nella sfiga è stato ricoverato a un’ora di strada da casa, ma almeno un messaggino. E che cazzo!
L’altro ieri è apparso il coro dell’ospedale in reparto. Un branco di capre tibetane. Mia madre  si è messa in pole position di fianco a loro e ha cercato le note più alte per farsi notare. Si è presa i complimenti di due anziane che le hanno pure proposto di andare due volte alla settimana alle prove.
Sono giorni di sbattimento. Perdonatemi, cercherò di essere più presente e di portarvi anche buone novelle.

L’ultima mia fissa è questa ragazzina, fan dei Ricchi e Poveri e sicuramente figlia di qualche pappone russo.
Il suo nome è : Полина Буторина che tradotto diventa: Polina Butorina. 😛 (sembra un medicinale per cavalli)
Reinterpreta la hit Mamma Maria e in pochi minuti diventa una maga maghella tra vasi pacchiani, una lolita ammiccante che balla circondata da bolle di sapone, una pun up su un quad giallo e una stronza miliardaria su un motoscafo. Il tutto in compagnia del suo fratellino impacciato e di qualche amichetta povera.

Ma Polina non si è fermata al repertorio di Angela e Angelo (i due superstiti dei Ricchi e Poveri). Con qualche spintarella si è creata una carriera degna di Britney Spears.
Ecco la sua ultima performance al Kinder Muz Award in Russia.

Da stonata bambina a fenomeno da baraccone dell’est.
Io sono già pazzo di lei.

Il Portinaio

IL TURGORE DEI CAVALIERI DELLO ZODIACO

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Direttamente da Honk Kong ecco come diventare un vero cavaliere dello Zodiaco.
Ma scordatevi battaglie per avere armature d’oro e sbattimenti per salvare Atena.
Il vero sacrificio inizia dalle mutande.
Per pochi dollari potrete avere a casa questi preservativi/manicotti per il pene tutti dorati ispirati ai mitici Gold Saints.
C’è il modello Leo, per ruggire sotto le lenzuola:

Gold Saints Clothes

 

Gemini con le sue spirali stimolanti:

Gold Saints Clothes sex toys
Libra per pesi massimi e donne pretenziose:
Gold Saints Clothes sex toys

Infine Ariete, per aprire nuovi varchi nel piacere.
cavalieri dello zodiaco vibratore preservativiE con tutti e 4 insieme espanderete il vostro cosmo fino alle terre di mezzo.
Li comprate QUI e QUA.
P.S. Le misure sono per cinesi, quindi attenti a non farvelo andare in cancrena! 😛

Il Portinaio

cavalieri dello zodiaco vibratore

SCUOLA DI FORMAZIONE PER FAMIGLIE

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La “talebana” cattolica Annalisa Colzi, fonte di notizie bizzarre sul mondo ecclesiastico, mi ha fatto scoprire questo corso che vorrei proporre ai miei parenti.
E’ indetto dall’Abbazia di Farfa, comunità benedettina vicino a Rieti, che si vanta di poter educare sposini e famiglie con problemi di convivenza comune.
Per accedere al seminario è facile,  basta scrivere a: masterfarfafamiglia@gmail.com comunicando i propri dati e pagando 50 Euro annuali + 40 a ogni rinnovo.
Il corso è on line, ma i più coraggiosi possono recarsi nel monastero e ricevere dai docenti preziose dottrine e consigli utilissimi.
Neanche nel Mulino Bianco avevano osato tanto!.

Vediamo insieme come si divide questa didattica e speriamo che all’esame finale si possa copiare! 😛

Lezione 1
La progettazione e l’arredamento dell’abitazione per un rinnovato modello di vita familiare

“Ti avevo detto di non mettere il lampadario sopra la vasca che è pericoloso!”

bagno di lusso

Lezione 2
Il lavoro domestico, le abilità tecniche per il mantenimento della casa, le regole di saggezza per il corretto uso dei moderni strumenti elettronici

“Mamma il silkepil fa scintille!”


Lezione 3
Le abilità manuali e artistiche per la decorazione della casa

testicoli di gatto

Lezione 4
Il riciclo, il risparmio, la cura dell’ambiente

“Non ho capito con cosa devo lavare i piatti!”

libro per bambini

Lezione 5
Il giardino, l’orto, i fiori, le piante, gli animali domestici

“Comunque volevo un pony”

Lezione 6
Le arti di una cucina buona, varia, sana, economica

“Buona questa zuppa. E’ surgelata?”

Lezione 7
Le arti del gioco manuale divertente e istruttivo in collaborazione tra adulti e bambini

http://portinaio.tumblr.com/post/144002021302

(Comunque il cane è sopravvissuto!)

Lezione 8
La musica e il canto, sacro e profano, per la vita familiare

Lezione 9
La poesia e la lettura per la cura dei sentimenti e per la gioia comune

Lezione 10
La calligrafia e la scrittura artistica

“Muoviti che se ci beccano dobbiamo scrivere con gli orifizi”

vicky il robot

Lezione 11
La formazione religiosa e la trasmissione della fede ai piccoli

“Forza bambini è l’ora delle preghierine”

Lezione 12
L’esercizio della carità e della solidarietà sociale

“Tieni il mio chupa chups, a me non piace”


Ora ripassate e cliccate QUI.

Il Portinaio

MAMMA HANNO RUBATO IN CASA

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Il calvario è finito. Mio padre è finalmente uscito dall’ospedale.
Questi i numeri:
– 21 giorni di ricovero
– 22 punture
– 23 flebo
– 1 solo parente durante l’orario di visita
– 0 parenti durante gli altri orari
– 3 libri e mezzo letti
– 5 amputazioni subite dagli altri degenti del reparto
– 42 caffè bevuti alla macchinetta
– 5 centesimi mangiati dalla macchinetta del caffè
– 1400 km percorsi
– 2 bestemmie

Nel frattempo qualcuno ha curato la casa di mia madre.
Questi i fatti.
Sono entrati tranquillamente dal portone verso le 7 di sera, hanno camminato per il vialetto in mezzo al giardino e sono saliti sul balcone appendendosi alla canalina di scolo. (abitiamo al primo piano)
Hanno tentato con tutte le forze di alzare le tapparelle delle camere da letto, ma nulla. Incazzati hanno spaccato la finestra del bagno, ma anche lì la tapparella era impenetrabile. Forse c’è un incantesimo di protezione.
Hanno provato così a salire sull’altro balcone. E’ molto più semplice, perchè sotto c’è una panchina che agevola i ladri e accorcia la distanza dalla ringhiera, quindi zero sbatta. Io tante volte ho proposto di farla smantellare, perchè non si siede nessuno, ma non mi hanno mai dato retta.
I manigoldi devono aver pensato che casa mia fosse abitata da una accumulatrice compulsiva. Sì, perchè mia madre nasconde tutto ai miei occhi. Io butto e lei raccatta dalla monnezza e conserva.
Sul nostro terrazzino ci sono 26 mazzi di carte, agende che vanno dal 1992 al 2015, la discografia del FestivalBar in cassette dal 1975 al 1993, 4 aspirapolveri, una collezione di tupperware talmente vasta che puoi far schiscette per tutto il Belgio e  basilico infestante, fresco, profumato e mai adoperato.

“Mamma facciamo un pesto con il minipimer?”
“No, poi si sporca”
“Dai così poi lo metto nei tuoi vasetti e lo porto a casa”
“No, si sporcano”

I ladri dovevano essere felici. Se c’è così tanta roba sul balcone figuriamoci in casa. In effetti non hanno tutti i torti.
Però non sono stati tanto furbi, perchè il mio vicino si è accorto del rumore che facevano e gli ha sgamati mentre cercavano di entrare in salotto. Sono fuggiti a mani vuote, lasciando dietro di loro impronte 44 di scarpe con il carrarmato, una scopa (forse usata come perno) e pezzi della mia finestra.
Il passaparola fra i coinquilini ha creato allarmismi nella mia famiglia.

“Gabry corri subito a casa perchè sono entrati i ladri, hanno rotto il vetro del bagno e pare fossero spagnoli”
“Avevano le nacchere?”
“No, mi ha detto il vicino di casa che li ha sentiti parlare”
“E cosa dicevano?”
“Vamos vamos”

L’altra vicina:

“Gabry sono entrati degli albanesi che hanno distrutto mezzo palazzo per salire sul vostro balcone”
“Ma se stiamo al primo piano”
“Sono atterrati con degli elicotteri in giardino e hanno fatto cadere tutti i vasi delle piante”
“Ma che dici???”
“Hai ragione forse è stato il vento…”

La dirimpettaia:

“Erano zingari”
“Da cosa l’hai capito?”
“Non potendo cagare sul vostro letto, l’hanno fatta in giardino”
“Guarda che è quella del quinto piano che fa defecare il suo cane vicino al pino”
“Li ho visti. Mi hanno sorriso e ho notato i denti d’oro”
“Hai controllato il colesterolo ultimamente?”
“Sì, ahimè è altissimo”

lupin scappa

Mia mamma ha creato degli allarmi handmade che dovrebbero essere venduti sul mercato. Economici e semplici da costruire. Non hanno bisogno di corrente e non sono collegati alla polizia. Direi che sono più dei repellenti, ma credetemi funzionano.

1) Sistemare delle palette per la polvere (almeno 5 o 6) in punti strategici del balcone. Quando il malintenzionados metterà piede sul pavimento scivolerà senza neanche rendersene conto e sbatterà la testa contro il vaso, che gli cadrà addosso ferendolo. Ricordatevi di riempirlo con dell’acido muriatico per sfigurarlo e rendergli la fuga ancora più difficile.

2) Davanti alle finestre ricreare un altarino con delle giare alte un metro piene di fiori finti. Posizionare intorno a loro delle cornici con le foto dei vostri parenti più brutti. Il ladro quando entrerà farà sicuramente cadere tutto, ma alla visione della vostra prozia scapperà a gambe levate.

3) Conservare le bombolette spray di lacche, deodoranti e insetticidi. Appoggiarle delicatamente davanti alla finestra del bagno. Il ladro le farà cascare ricreando un suono fastidioso e assordante. Mettere un tappeto del bagno senza l’antiscivolo che farà perdere l’equilibrio al cattivone che sicuramente si romperà la testa contro il cesso. Ricordatevi di pulirlo con l’anticalcare, che non è bello vedere un sanitario sporco.

4) Davanti alla porta d’ingresso creare una piccola enoteca, aggiungere anche una scala e un cane di ceramica. L’effetto domino è garantito. Il mariolo si taglierà tutto morendo dissanguato sul vostro zerbino.
Cosa serve la scala? A fare più casino! 😛

5) Inserire tutti i fermi alle tapparelle, ma soprattutto dei chiodi arrugginiti che dovrebbero infettare il malandrino durante lo scasso. La morte è prevista dopo un mese circa.

6) Lasciare aperto il gas. Così crepano tutti!

Lupin fatti pure sotto (e clicca QUI)

Il Portinaio

ZERO CALCARE PER IL PORTINAIO

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Farsi fare un disegno da Zero Calcare è cosa ardua e assai dura.
L’ultima volta che è venuto a Milano ho fatto tipo 3 ore di coda, poi quella rompicoglioni di mia madre mi ha chiamato perchè si era allagata la casa.

“Corri subito c’è acqua ovunque”
“Ma c’è Zero Calcare!”
“Ma cosa dici!! La lavatrice è piena di calcare…ho attaccato il mociovileda alla protesi di tuo padre”
“Voi siete pazzi! Io devo farmi fare la dedica per il blog”
“Giuro che ti brucio tutta la tua collezione di paciocchini!!!”

Ringrazio Fabrizia e il collettivo di ARF! Questo è proprio un bel regalo.
E i paciocchini sono salvi! 🙂

Il Portinaio


SONO STATO IO (anche a bloccare Mario Adinolfi)

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Sono tornato sano e salvo.
Qualche giorno fa il mio blog è caduto in un limbo. Improvvisamente tutto era off line, mia madre gioiva sul balcone sventolando il reggiseno (tra l’altro grande come una bandiera) e io piangevo in un angolo più o meno così:


Anzi no! La mia reazione è stata questa:


Poi è arrivato il mio webmaster e mi ha detto: “Scusa sono stato io”
Per errore ha schiacciato un pulsante del suo computer e il Portinaio si è spento. Abbiamo passato giorni a recuperare post e commenti, immagini e filmati. E dopo smanettamenti degni di un onanista il blog è risorto. (Ora però siamo ciechi!)
Da bambino tutte le volte che succedeva un guaio davano la colpa a me.
Quegli stronzetti dei miei cugini combinavano disastri a non finire, ma siccome ero il più piccolo prendevo sempre gli sgridi.
Non ero stato io ad alzare il riscaldamento a 42° il giorno di Natale e a mandare in sincope lo zio malato di cuore e nemmeno io ero stato a scrivere la lettera piena di parolacce indirizzata alla vicina di casa di mia nonna.
Ma nessuno mi credeva. Quella merdaccia di mio cugino aveva preso carta e penna e iniziato a compilare una lista piena d’insulti volgari e dozzinali.
Io ero di un altro spessore. Se avesse lasciato a me il compito di elaborare l’epistola avrei sicuramente messo nero su bianco il fatto che ci provava con mio nonno, che lavava i vetri in maniera approssimativa, che vestiva male e che la sua dote stesa sul balcone faceva schifo la merda.
Però hanno mandato me ad imbucarla. E mi hanno visto.
Non ero stato io.
Sono stato io invece a liberare il cane Dobermann del signor Cucchetti dalla catena che lo imprigionava, ma non l’ho detto a nessuno quando ho scoperto che era morto travolto da un camion.
Sono stato io durante il saggio di danza di mia cugina a illuminarla con l’occhio di bue scegliendo un filtro magenta solo per farla sembrare un’ustionata di secondo grado.
E sono stato io a mettere la carne per il cane sotto le verdure della pizza di mia madre. Questo però gliel’ho detto dopo una settimana e lei è corsa a vomitare in bagno e poi mi ha bruciato tutta la collezione delle figurine Panini del WWF.
Sono stato io ieri a bloccare Mario Adinolfi.  Sono stato anche io.
L’ho fatto per punire il suo grafico che gli ha disegnato un simbolo imbarazzante e poi le cromie mi offendono gli occhi e m’irritano la pelle.
Ma ho seguito le regole, mentre lui ha sbagliato.
Sul suo profilo personale al posto della foto ha messo il simbolo del suo partito, identificando se stesso con la sua organizzazione. La mia soffiata ha mandato in bestia l’algoritmo del social network che l’ha oscurato.

blocco facebookblocco facebook
Sicuramente qualcun altro l’avrà segnalato perchè “Incita all’odio” “Finge di essere me o qualcuno che conosco” o “Mi ha rubato la merendina”. Sta di fatto che dopo pochi minuti Facebook mi ha mandato la notifica dell’avvenuta rimozione dell’immagine del partito. Ma è successo di più. Al povero Adinolfi hanno bloccato per X giorni anche l’account. Ora non può più scrivere e nemmeno chattare su Messenger.

blocco adinolfi

Sai che c’è Mario? Un po’ te lo meriti. Io non faccio parte di nessuna associazione LGBT, non sono iscritto a nessun partito, ho giusto la tessera dell’Esselunga e della Feltrinelli. Mettiamola così ti ho dato una vacanza dai brutti commenti che ricevi.
E poi basta, passi la tua giornata a combattere contro il Gender, manco fosse un tuo parente pronto a portarti via l’eredità, litighi con Carmen Russo solo perchè ha partorito a 50 anni e monitorizzi la rete cercando notizie pruriginose gay friendly.
E poi vuoi una famiglia tradizionale.
E allora daccela.

Mauro Adinolfi immondizia
Smettila di starnazzare su fantomatiche storie che raccontano di pinguini che giocano alla cavallina e farfalle che vogliono diventare benzinai, occupati delle maestre d’asilo che corcano di botte i bambini, organizza corsi di gastronomia veloce come fa la Parodi, per mariti e mogli che tornano a casa tardi da lavoro, prometti pannolini gratis per tutti, battiti per vedere la Pimpa in prima serata su Rai Uno e trova un modo per far durare il basilico più di una stagione, ma piantala di accanirti contro gli omosessuali che tanto in Paradiso ci vai comunque.
Io ti guardo quando vai in tv e ti leggo sui social. Il tuo giochino di non rispondere alle provocazioni è degno di un leader, ma anche di una diva. Non c’è confronto con te. Quindi è giusto che tu sia stato bloccato. Perchè tu sei il tuo partito, quindi inciti all’odio.

Blocco adinolfi
Sono stato io a segnalarti, perchè sono stanco di sentire i miei parenti ripetere che la famiglia in natura è formata da un padre e una madre.
In natura i cani si accoppiano con i figli, i criceti se li mangiano, le gatte li abbandonano e le lumache cambiano persino sesso.
Dimmi la verità, cosa ti preoccupa? Che domani, per colpa degli Lgbt, la razza umana si estingua? Suvvia tra 60 anni io e te saremo becchime per pappagallini transgenici.
E poi non prendertela con Facebook, anche i social hanno una loro cultura estetica. Il tuo simbolo è demodè, sembra l’insegna di un negozio per bambini, dove la mamma è disegnata grassa e senza fianchi e il padre non ha il pacco.

popolo della famigliaAnche a me sta a cuore la famiglia e per questo ho fondato un movimento.
Si chiama Viola mangiare, bere e non andare a scuola.
Ecco i punti principali dello statuto:

1: Baby sitter gratis per chi ha più di due figli scalmanati
2: Nonna a domicilio per bambini che vogliono fare il cazzo che gli pare
3: 7×8 fa 56, ma anche 64 per i genitori senza un titolo di studio
4: Ciuccio consentito fino all’eta di 16 anni
5: Costruzione di un tempio per i devoti di Cristina D’Avena
6: Messa al bando della Kinder Brios
7: Soppressione del detto “Pasqua con chi vuoi”
8: Obbligo del regalo di Natale fra i parenti fino al 4°
9: Sì al crocefisso in classe, però insieme a una foto di Belen
10: Tessera raccolta punti se il papà va a mignotte
Siccome ti ho dedicato troppo tempo, chiudo qui questa polemica i cui esiti sono andati ben oltre la mia immaginzione: ho scoperto che Facebook ha tendenze dell’altra sponda,

algoritmo facebook
che ai tuoi sostenitori piace il re del Gender

renato zero
ma soprattutto di soffrire di una specifica forma di simbolofobia.

Ck8LhmhWUAE1beh
Ora mi prendo il mio quarto d’ora di celebrità e fiero di quello che ho fatto te lo dico: mi è bastato un dito per farti stare zitto!

Il Portinaio

IL CAPO DEI GIOCATTOLI

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Vicino a Milano c’è un paesello che durante l’invasione Napoleonica fu soppresso e annesso come frazione al comune di Segrate. Si chiama Novegro ed è nota per il suo parco espositivo, dove tutti i mesi arrivano orde di persone amanti di modellini ferroviari, bamboline, cazzate militari, brocantage, cucito, dischi, mettalli, auto, moto e persino lampadine.
Oggi c’era la fiera del giocattolo, insieme a quella dei radioamatori e dell’informatica. Con un biglietto potevi visitare due “Borse scambio” e  persino il Bagagliaio, una specie di mercatino, adiacente alla Fiera, dove chiunque può vendere qualsiasi cosa, l’importante è che stia in un’autovettura.
Io ho avuto una botta di culo perchè ho trovato posto nel parcheggio gratuito. Un signore gentile mi ha visto in affanno e…

“Se aspetti un attimo esco con l’auto così ti lascio parcheggiare”
“Grazie è molto gentile”

Ha appoggiato i suoi sacchetti per terra, poi con lentezza ha aperto le portiere, ha fatto uscire il caldo e ha iniziato una specie di processione. Tirava fuori dalle buste un giocattolo alla volta e con delicatezza li sdraiava sul sedile posteriore. Dovevano essere bambole preziose, perchè le trattava come se fossero vive.
Il suo sguardo era abbastanza inquietante. Sicuramente è uno di quelli che ci fa il bagno insieme.

“Sei qui per la fiera del giocattolo?”
“No! Mia nonna abita qui vicino”
“Pensavo fossi un collezionista”

Dopo 15 minuti avevo preparato una coperta all’uncinetto per il suo Cicciobello nero.
Dopo mezz’ora avevo iscritto alla scuola materna Sbrodolina Bollicina veste come una regina.
Dopo 45 minuti l’ho ringraziato e mandato gentilmente a fare in culo insieme alle sue Bebi Mia.

Alla fiera del giocattolo convivono anime diverse. Puoi trovare l’anziano innamorato delle ferrovie, il nazista guerrafondaio, il sensibile pazzo per le Barbie, il maniaco dei giocattoli vintage e l’autistico dei Lego.
Ad accogliermi all’ingresso c’era lo stand dei soldatini, il loro pezzo forte era la corazzata di Hitler con tanto di bandierine con le svastiche.
Io ho sempre paura che qualche pupazzo possa prendere vita e aggredirmi davanti ai gabinetti chimici.
Tipo questa:

bambola da collezione
Intanto mi chiedo come si possa vendere una cosa del genere. Cos’è? La bambola alopecia?
Questa se t’insegue ti strappa tutti i capelli e poi ti lascia morire con lo scalpo sanguinante e la testa nel cesso.
Non ho osato domandare quanto costasse.
Qui i prezzi dei nostri ricordi d’infanzia non sono molto accessibili.
1200 Euro per il castello “Eternia” dei Masters of the Universe.

eternia master of the universe
Siamo pazzi? E’ uno stipendio medio di un commesso.
E poi magari non puoi neanche aprirlo sennò si deprezza e He-man e Skeletor non potranno mai giocare insieme e ballare così:


Io di mestiere vorrei fare quello che da i nomi ai giocattoli.
Questa ve la ricordate?

radiella
Radiella la prima bambola con le radiazioni. Dovevano essere fuori come dei balconi alla Furga. E dalle un nome meno angosciante. Poi guardala sembra un Ferrero Rocher con un bidone dell’umido in testa.
I francesi andavano pazzi anche loro per Candy Candy. Oltralpe vendevano la villetta dell’orfana bionda.

la casa di candy
Che millantatori che sono i francesi. Candy era povera e non poteva permettersi un rogito. Quindi sta roba è solo un fake costruito per ingannare i bambini. 300 Euro senza Antony morto.
Gli amanti della Barbie si fanno sempre riconoscere. Stanno lì ad accarezzare i capelli della diva della Mattel, da qui il detto “Pettinare le bambole “.
Qui la vedi ovunque. Nuda, vestita, senza braccia. I prezzi variano da 5 euro (per quella spennata e con le mani rosicchiate) a 1000 e passa per l’edizione Maria Antonietta (senza ghigliottina).
Mi fanno ridere gli arredi di Barbie, modesti mobili in stile Ikea, che lei guarda con disedegno fasciata nella sua gonna plissettata.

barbie anni 80
E che dire del Fantasy Palace? Che non è altro che una scala spacciata per un castello dove poter giocare insieme a Barbie Cotonata Esagerata Buco nell’ozono.

Barbie_49_14
Basta tediarvi con la Barbie sennò finiamo domani mattina.
Oggi ho rivisto con immenso piacere:
– la sabbia magica, che mia madre odiava perchè diceva che sporcava e macchiava il tappeto.
– le case funghetto dei puffi, che mia madre ha regalato al mio cuginetto e ora lo zio le tiene in ostaggio in uno dei suoi garage protetti da raggi laser.
– la palla matta, che mia madre non mi ha mai comprato perchè rompeva Swarovski e soprammobili di ceramica.

palla matta
Concludo con questa immagine e la tristezza nel cuore.
Un topo Gigio buttato negli scatoloni degli avanzi venduto a soli 5 euro.

topo gigio
Il Portinaio

Ah! Dimenticavo la coppia più spaventosa della storia dei giocattoli: i gemelli demoniaci con le palpebre tremolanti. 😛

bambola vintage

GAMES OF THRONES (6X10) VS IL POPOLO DELLA FAMIGLIA

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Il trono di Spade si è concluso. La puntata 6×10 ha dato il via alla grande battaglia, che chissà quando vedremo.
Nel frattempo in Inghilterra si trema per la produzione, visto l’esito della Brexit. Il rischio è che i sette regni se li dovranno giocare a Risiko oppure a Cielai.
Mia mamma non ha capito un ceppa della serie, nonostante l’abbia costretta a guardarla. Ma lei preferisce le fiction di Canale 5 dove sesso, guerre e gender non sono menzionati.
Mi chiedo se anche Adinolfi abbia visto Games of Thrones, perchè a farla da padrone sono stati i fornicatori, i freaks e alcuni rappresentanti della lobbi Lgbt.
La mia preferita è Daenerys della casa Targaryen, “Nata dalla tempesta”, la prima del suo nome, regina degli Andali, dei Rhoynar e dei Primi Uomini, signora dei Sette Regni, protettrice del Regno, principessa di Roccia del Drago, Khaleesi del Grande Mare d’Erba, “la Non-bruciata”, “Madre dei Draghi”, regina di Meereen, Distruttrice di catene.


Il suo codice fiscale è lungo come la Salerno -Reggio Calabria e tutte le volte che va all’anagrafe gli impiegati statali escono pazzi.
Nella puntata numero 9 si allea con la futura regina delle isole di ferro Asha Greyjoy che è lesbica e il fratello Theon castrato e con turbe psichiche, in più al suo servizio ci sono un eunuco effemminato e un nano superdotato.
Il Popolo della Famiglia farà sicuramente qualcosa per fermare l’avanzata dei Targaryen. Sono già pronte ad Approdo del Re le truppe formate dallo 0,6% dei votanti del sindaco di Roma.
La regina Cersei Lannister ha eliminato in un sol colpo L’Alto Septon straccione che l’aveva fatta imprigionare, la famiglia Tyrell formata da: Loras il profumato estetista amante delle parti anatomiche maschili,  la guardona Margaery e il padre babbodiminchia, 450 novizie, 600 preti e il cugino Lancel, che veniva pastrugnato ogni tanto.
Eccovi il gigantesco barbecue che in 3 secondi ha spazzato via tutti:


La regina cattiva è nota per essere una fedifraga incestuosa.
Il Moige ha formato una truppa militare con tutte le signorine buonasera della Rai e capitanta da Iva Zanicchi pronte per annientare la strampalata porcona insieme al fratello monco.
Nella prossima stagione ci sarà una guerra epocale, da una parte quelli del Nord, popolo devoto alle pellicce Fendi e quelli del Sud, perversi arricchiti con la mano pesante, il tutto condito con zombie che reclamano la famiglia tradizionale
Se ci pensate sta già accadendo nel mondo reale.
Adinolfi è pronto a boicottare il set! 😛

Il Portinaio

 

IL PORTINAIO X THE S.BERNARDO

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Visto i problemi tecnici che ha subito il blog negli ultimi giorni mi tocca riscrivere questo post.
Il vostro Portinaio è protagonista della nuova campagna del The S.Bernardo, il the Bio che mette tutti d’accordo.
Con la regia di Davide Fois e la super visione di Mattia Colombo eccomi in veste di boscaiolo svampito alle prese con una vegana agguerrita.
Nel frattempo mia madre ha comprato tutte le bottiglie all’Esselunga perchè alla cassa vuole dire “Mio figlio fa la pubblicità del The San Benedetto”
“Mamma quella è Cindy Crawford”
“C’era anche lei?”
“Sì vabbè…”

 

 

Mia cugina invece sottolinea sempre che la star della famglia è lei perchè era nel corpo di ballo del Drive in.
Cari amici condomini, guardate il mio spot almeno 5 o 6 volte e fatemi diventare più famoso di mia cugina, non ambisco a tanto, mi basterebbe una comparsata in “Un posto al Sole” 🙂

Il Portinaio

the sanbernardo

IL LECCA-GATTO

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Gattare di tutto il mondo unitevi.
Thinkgeek ha inventato in esclusiva per voi, la prima coda che esprime emozioni proprio come il vostro felino.
A soli 34,99 Dollari farete la vostra porca figura quando andrete a portare le scatoline di Wiskas ai poveri randagi sotto casa.
(QUI il link)

Ma se volete osare di più, c’è anche la lingua finta. Così oltre che ai bacini potrete anche pulirgli il culo!

Mi raccomando, nel dubbio, fatela nella lettiera! 😛

Il Portinaio

 

 

FESTA DELLA RETE 2016 (Red carpet)

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Udite udite quest’anno i Macchianera Awards Blog awards la Festa della rete sarà a Milano. Non dovrò chiedere la mancia alla zia per pagarmi il viaggio.
Che felicità, porterò sicuramente mia madre, così finalmente capirà cos’è un blog. Anzi no! Porto mio padre in carrozzina così se c’è qualche barriera architettonica piantiamo su un casino e ci danno il premio “rompicoglioni dell’anno”.
Siccome la tendenza è di candidare sempre gli stessi, quest’anno cerchiamo di proporre qualche barbagianni cattivo, così almeno potremo vederli dal vivo!
La prassi è sempre la stessa, inserite il vistro nome, la vostra mail (non verrà fatta spam) e almeno otto preferenze. (basta copiare il link)
Qui sotto un bigino per aiutarvi e il modulo per votare. E’ semplice e intuitivo come il regolameno di “Ballando con le stelle” 😛
(Ps Se il modulo non dovesse funzionare potete votare QUI)

1) Miglior sito: http://www1.ilmortodelmese.com/
Votate loro! Io li voglio come Ministri dell’Interno.

2) Miglior personaggio influencer: Mario Adinolfi
Così se si presenta gli possiamo lanciare addosso Gianluca Mech, quello della Tisanoreica, non lo farà dimagrire, ma forse una botta in testa potrà farlo rinsavire.

3) Miglior rivelazione: http://www.ilportinaio.com/
Comunque la crema della Somatoline effetto lifting giorno funziona. L’ho rubata a mia madre nel suo hangar atomico dove tiene solo sieri della giovinezza.

4) Miglior articolo:http://www.ilportinaio.com/sono-stato-io-anche-a-bloccare-mario-adinolfi
E datemi una gioia!!!

5) Miglior Community: https://www.facebook.com/annalisacolzipersonaggiopubblico
Loro sono l’esercito di Maria di Annalisa Colzi, una community da Tso

6) Miglior pagina Facebook:  https://www.facebook.com/groups/movimentoraeliano/
Il Movimento raeliano. Solo perchè voglio costruire l’ambasciata per gli alieni!

7) Miglior Tweeter: https://twitter.com/gasparripdl
Maurizio Gasparri mi ha bloccato vorrei domandargli perchè?

8) Miglior Youtuber: https://www.youtube.com/user/iscrivitisubito
Casa Surace. Voglio vivere con loro!


9) Miglior Instagrammer: https://www.instagram.com/marutaro/
Marutaro è un cagnetto Akita giapponese più famoso di Belen. Tira più un pelo di cane che una mandria di buoi. 😛

10) Miglior Tumblr:  http://portinaio.tumblr.com/
Il mio!!!! Ci metto un sacco di immagini osè!

11) Miglior Snapchatter: Mai usato!! 😛

12) Miglior Canale Tv: Tv2000
Danno le repliche della Famiglia Bradford e del film su Suor Pascalina (ovvero la storia di Josefine Lehnert, nata alla fine dell’Ottocento in Baviera, ancora parte dell’impero asburgico, dove viveva in famiglia fino agli anni dell’adolescenza. Suo padre si oppose con violenza alle sue aspirazioni: le impedì di studiare e aveva l’intenzione di farle rinnegare la vocazione spirituale che invece  così forte e viva sostenne la ragazza fino  a condurla  nel Convento della Congregazione delle Suore Menzinger della Santa Croce ad Altotting)

13) Miglior Trasmissione Tv: La strada dei miracoli che è il nuovo Malattie Imbarazzanti

14) Miglior Radio: Radio Maria (lo immaginavate vero?)

15) Miglior testata giornalistica: http://www.repubblica.it/ (e i suoi video dei gattini)

16) Miglior testata giornalistica on line: http://www.lacrocequotidiano.it/home
L’inutile giornale di Mario Adinolfi.

17) Miglior sito di satira: http://www1.ilmortodelmese.com/
Gli algidi becchini della rete.

18) Miglior sito musicale: http://www.rockol.it/

19) Miglior sito food: http://www.chezuppa.com/
Mi ha promesso merendine e foccaccelle

20) Miglior chef: Alessandro Gerbino
Perchè non fa la star e usa poco aglio! 😛

21) Miglior sito di viaggi: http://turistipercaso.it/

22) Miglior fumettista: http://www.gud.it/fumetto/

23) Miglior hashtag: #porellacuccarini (E’ un must!)

24) Peggior cattivo on line: https://twitter.com/g_lucacolucci
Gianluca Colucci il giovane evangelista pentecostale tuttologo che non tromba da anni!

LA GUERRA SANTA

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Il fondamentalismo cristiano si può riassumere come uno sforzo nel proteggere le dottrine della fede, che sono stati spesso criticate dal pensiero moderno.
Le suddette dottrine sono:

1) L’immacolata concezione che stabilisce come Maria sia stata esonerata dal peccato originale.
Beata lei! Non ha dovuto fare il battesimo e invitare tutti i parenti al buffet e neanche spendere miliardi per le bomboniere. “Cosa preferisce signora la ballerina in ceramica o la conchiglia in cristallo con dentro il neonato in plastica?”

2) La resurrezione, il vero colpo di scena del Vangelo. Copiata poi dagli sceneggiatori di Beautiful.
Ci sono varie teorie su questo evento. La più accreditata è quella in cui Maria Maddalena insieme  alle sue amiche beccarono l’angelo davanti al sepolcro vuoto…e poi c’era la marmotta che confezionava la cioccolata. 😛

3) La divinità di Cristo ovvero la convinzione che Gesù sia il figlio di Dio.
No! E’ la forma carnale di Dio.
No! E’ il figlio dello spirito santo.
No! E’ la redenzione dell’ uomo sulla terra.
No! E’ quello che ha costruito il ponte sul lago d’Iseo.
No! E’ un profeta.
Guarda là un pokemon!!! Presto corriamo a prenderlo!

4) La crocifissione di Gesù. Questo avvenimento, insieme  alla resurrezione è considerato dai Cristiani l’evento culminante della storia umana e della storia della salvezza — in quanto in esso si compie la redenzione da parte di Dio degli uomini, che, con il peccato originale, si erano preclusi la salvezza e la beatitudine eterna. (Wikipedia)

5) La seconda venuta. Che non è un film di Rocco Siffredi, ma la grande attesa del ritorno di Gesù. Più di Mina in tv, un po’ meno di Lorella Cuccuarini ed Heather Parisi nel loro nuovo programma.

6) L’infallibilità della Bibbia. Non esageriamo, anche il catalogo dell’Ikea ha degli errori, perché non dovrebbe averli la Bibbia?

I pentecostali aggiungono a questi dogmi anche l’esperienza di un nuovo battesimo che consiste nel ricevere lo spirito di Dio. Questo si manifesterà trasformando i nuovi adepti in X-Men.
Tra le conseguenze ci sono la glossolalia  (parlare lingue sconosciute agli esseri umani, tipo l’idioma dei puffi, degli gnomi e dei mio mini pony) e i carismi (poteri magici come la guarigione e i miracoli)
Vicino a casa mia vive un ragazzo che si è convertito e che si proclama cristiano evangelico pentecostale.
Dice di avere circa 23 anni, ma di essere rinato nel 2013.  Il suo nome è Gianluca Colucci l’ennesima webastar che usa i social per portare la verità di Cristo, in Cristo e con Cristo. Cristo!!!!!!
Sul suo sito ha un piccola biografia di 3160 parole. (Se avete tempo cliccate QUI)
In breve racconta che era un bambino normale, cresciuto da una famiglia di stampo cattolico romano. Gli piaceva giocare alla playstation, seguiva assiduamente il wrestling, ascoltava l’heavy metal e si vestiva come un metallaro. Dopo aver superato questa fase adolescenziale cambiò radicalmente genere. Si sarà fatto prete?
No! E’ diventato un ultras del Napoli, un fans della musica neomelodica e di quella house. Aveva scelto come look lo stile gabber e in più gli piaceva bestemmiare contro gli altri tifosi.
A mandarlo in depressione sono stati un amore non corrisposto e la malattia della madre.
Così è nata la sua redenzione che ha avuto il culmine con un sogno premonitore:

E una mano dal colore bianco fluorescente uscì subito dallo specchio e alla vista di tale meraviglia, subito sobbalzai all’indietro impaurito, ma quella mano mi esortava con gesti molto chiari ad afferrarla e a non temere nulla di male. Al che io l’afferrai e fui come trasportato dentro allo specchio e vidi un bagliore di luce fortissima, e provai una sensazione molto piacevole…

O era in Centro abbronzante oppure aveva mangiato pesante.

Viviamo in un periodo molto pericoloso.  E questi esseri stanno riportando in auge i vessilli delle guerre sante. Non si arrendono all’evidenza che Dio ha fallito con noi, non accolgono il cambiamento e la diversità.
Stiamo tornando indietro. Circondati da visionarie “Giovanne D’arco” e templari psicopatici.
Detto questo se mi promettono l’abito di Lancillotto mi alleo con i testimoni di Geova e invece delle catapulte costruirò un citofono gigante che emana protoni e raggi laser!

Vi invito a seguirlo su Twitter e Facebook.

Nel frattempo ecco il peggio del peggio di questo ragazzo in odore di Tso.

Gianluca Colucci
Infatti è noto come Rocco Siffredi legga il braille! 😛

Gianluca Colucci 2
Il fatto di aver mandato via i Marò è già una gioia per gli Indiani.

Gianluca Colucci 4
Ho già rinunciato a Satana di cosa devo privarmi ancora?

Gianluca Colucci 5
Questo ha bisogno di una ninfomane che lo ribalti!

Gianluca Colucci 6
Colucci deve essere stato intossicato. Siccome abita a Garbagnate, un paesello vicino al Centro Commerciale “Il Centro”.
Una mia ipotesi potrebbe essere che abbiano usato materiale radioattivo per costruire il grande Magazzino.

Gianluca Colucci 7
Reprobo: aggettivo e sostantivo maschile.
Respinto dalla giustizia di Dio (contrapposto a eletto ): le anime r. dell’Inferno; estens., malvagio, ribelle, con un’idea di condanna definitiva.
Che bello ho imparato una parolaccia nuova!

Gianluca Colucci 8

Non c’è gioia per nessuno!

Gianluca Colucci 9
Comunque Dio condanna anche i superbi.

Gianluca Colucci 10
Donne se volete un prodotto ottimo per pulire i vetri, provate Emulsio Splendi vetri e cristalli.

Gianluca Colucci 11
Secondo la sua teoria tra dieci anni l’Italia sarà piena di Malgioglio e Salvini! 😛

Gianluca Colucci 12
E dopo questa dichiarazione credo proprio che chiamerò l’ambulanza!

Il Portinaio


VAGINAL KNITTING (La filanda vaginale di Casey Jenkins)

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Per il prossimo inverno ho trovato la soluzione ai vostri problemi di mal di gola e laringite: una bella sciarpa! 🙂
Ma non quelle in misto lana con il 30% di plutonio e uranio impoverito. Ci vuole un tessuto naturale, che non pizzichi e magari con un profumo che ricordi boschi incontaminati.
Basta fare il teleimbonitore, passiamo subito al sodo. Casey Jenkins, artista residente a Melbourne lavora instancabilmente a maglia tutto il giorno per creare colli, scialli e stole. Peccato che il gomitolo di lana se lo infili dritto dritto nella vagina.
Avete capito bene.
Non inorridite, è pur sempre un modo comodo per tenere la matassa al sicuro.
Mia nonna veniva spesso aggredita dai gatti o si addormentava davanti al camino rischiando di prendere fuoco. Invece proteggendo la lana all’interno del corpo non si rischiano incidenti domestici.
Ma Casey ha osato di più. Durante il suo periodo mestruale usa il viluppo di vello come tampax. Il risultato è una nuance molto audace che ricorda il grembiule di un macellaio.

Il suo sito (per ora in manutenzione è QUI) la sua pagina Facebook QUA e il suo Twitter QUO.
Per comprare i suoi prodotti invece vi consiglio di scriverle una mail. Mi raccomando siate gentili e non prendetela in giro che quando è in premestruo sbaglia sempre il punto croce! 😛

Il Portinaio

P.S. Niente spirito di emulazione, non voglio che vi becchiate setticemie sparse o arrossamenti inguinali.

PAOLO BORSELLINO (24 anni fa)

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La lotta alla mafia dev’essere innanzitutto un movimento culturale che abitui tutti a sentire la bellezza del fresco profumo della libertà che si oppone al puzzo del compromesso morale, dell’indifferenza, della contiguità e quindi della complicità. Se la gioventù le negherà il consenso, anche l’onnipotente e misteriosa mafia svanirà come un incubo.

Paolo Borsellino (19 gennaio 194019 luglio 1992)

Il Portinaio

CONFETTI SCONFORTO

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Le cose che non si dovrebbero fare d’estate sono tre:

1) Credere ancora nella partenze intelligenti
2) Lamentarsi del caldo
3) Sposarsi

Mia cugina ha deciso di prendere marito domani!
E’ un mese che mia madre non sa che vestito indossare.
Siccome è un’accumulatrice compulsiva le ho chiesto di farmi vedere i suoi abiti più belli.

“Non ho un abito elegante”
“Ma quello che ti sei messo l’anno scorso?” (QUI il post)
“Ma fa troppo caldo”

In effetti non ha tutti i torti. Sposarsi a fine Luglio è come attentare alla vita degli anziani.
Lo stomaco viene stimolato per 9 ore, si perdono tantissimi liquidi, i piedi si gonfiano come dei braccioli da piscina, sudi a cane morto e poi i confetti più buoni finiscono subito.

“Provati questi vestiti e facciamo delle foto. Poi le mandiamo ai miei amici che con un voto segreto decreteranno il migliore”

Mia mamma sta diventando sorda e non ha capito nulla.

“Non ci vado in moto”
“Ho detto foto!!!”

In più mi diverto a parlarle a bassa voce.

“C’è stato il concerto di Beyoncè, che peccato non essere andati”
“Beyoncè al mercato?”
“Mamma hai visto il ferro?”
“Braccio di ferro?”

E così via.

Il primo outfit che ha provato è stato un pantalone blu con maglia sbracciata tempestata di brillantini. L’aveva presa quando (diceva) era nel suo periodo più rotondetto.
Risultato abberrante. I seni uscivano da sotto le ascelle.
Dalla foto sembrava fosse davanti a un patibolo.

Il secondo era uno spezzato. Braghe nere e camicia in seta fucsia. Era talmente stretto che da lontano assomigliava a un salame infilato in uno spiedo.
Bocciato!

Terzo. Abito nero stile Morticia in pizzo e merletti. Una vedova camorrista.

“Però è elegante”
“E’ nero!”
“Vero!”
“Ho detto nero”
“Clero?”
“Sorda”
“Non sono ingorda”

Lo dico. Tanto nessuno dei miei parenti legge il blog. Mia mamma mangia pocchissimo, però fuori pasto l’ho beccata sconfanarsi quintali di cioccolatini. 😛

L’ultima mise era quella che ha indossato l’anno scorso. Una veste in seta blu formata da tre strati di tessuto con tanto di mantella e sottoveste. Una specie di pasta brisè con 30% di poliuretano espanso. A maniche lunghe!!!!
Ha iniziato a sudare dopo solo due passi.
Sconfortata ha iniziato a piangere sulle sue pellicce di ratto muschiato.
Mi sono sentito in colpa e così da bravo figliolo l’ho portata in un negozio di abiti per donne curvy. Si è aperto un mondo.
Sembrava la scena di un film. Mia mamma mezza nuda in giro con la commessa impazzita.

“Provo tutto!!!!!”

Alla fine abbiamo optato per qualcosa di sobrio. 😛
Tubino nero coperto da un poncio in fantasia pavone color giallo, bianco e nero.
Assomiglia un mariachi transgender dopo aver litigato con delle galline. Però è bellissima!
Abbiamo anche comprato le scarpe, visto che fra le sue 670 paia non ce n’era nessuna comoda e soprattuto chic.

“Tanto dopo dieci minuti dovrai metterti le ciabatte come tutte le vecchie”
“Piuttosto muoio”

Nel frattempo mio padre si è fatto venire un bel collasso diabetico.
Ci manca solo il funerale prima del matrimonio.
Dopo averlo soccorso con zucchero, Coca cola e marmellata si è ripigliato in men che non si dica.
Ma le voci del suo malore si sono sparse subito.

“Domani è la festa di mia figlia, non vorrei che tuo padre la rovinasse facendosi venire qualche attacco dei suoi. Non lo dico perchè non vi voglio, ma onde evitare forse è meglio che veniate solo in chiesa. Sennò è responsabilità tua. Tanto non muoio se pago tre coperti in più. Pensaci bene, non voglio che tua madre stia lì a fare l’infermiera o che succeda qualcosa. Te la prendi questa responsabilità? Guarda mi dispiace, io vi vorrei comunque. Ah! Non dire alla mamma di questa telefonata”

Il Portinaio

GIALLO AL MATRIMONIO

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Credo di averlo già detto. Le tre cose che bisogna fare quando si partecipa ai matrimoni sono:

  • Criticare senza remore gli outfit degli invitati
  • Portare a casa più confetti possibili
  • Sbarazzarsi della bomboniera all’uscita del ristorante a meno che vogliate usarla per la riffa di Natale.

Al matrimonio di mia cugina metà degli invitati giocava a PokemonGo l’altra era vestita male. 😛
Non proprio tutti.
La cugina di mia mamma aveva un abito charleston molto divertente con una stola che io e i suoi figli abbiamo subito ribattezzato “la grande vagina”.
Prego dalla Portineria un contributo fotografico.

foulad vagina
Sono stato anche sgridato per averla presa in giro.
La stola in questione costa la bellezza di 1 milione e duecento mila lire.
Comprata da un maestro delle sete comasche noto per aver venduto a Sharon Stone centinaia di tessuti per farci chissà cosa ha attraversato i decenni senza neanche fare una piega.
Ho tentato di rubarla tre volte, ma quella tornava dalla sua proprietaria come per magia.
Mio cugino novello sposo da un anno con una giapponese (QUI il post) mi ha raccontato le vicissitudini della sua famiglia in sollevante. Sono stupendi.
I suoi suoceri vivono in due case separate con un figlio a testa. Uno è un hikikomori complessato che si lava tutto il giorno con prodotti disinfettanti al limite della corrosione, l’altro un bio visionario che parla con i morti.
Tutti sostengono di essere sotto minaccia della Corea del nord, che le spie di Kim Jong-un sono sparse in tutto il Giappone e che se vai a vivere a Toyko muori.
In più è vietato mandare loro messaggi dopo le 14 ore italiana, perché significa che stai perdendo tempo e non stai producendo denaro.
La mia cugina giapponese era assente giustificata, purtroppo è al capezzale della madre che non sta molto bene. Peccato avrei voluto dirle che anche io ho un problema in famiglia, ma che lei è sicuramente messa peggio. 😛
Cara parente con gli occhi a mandorla vedrai che prima poi il destino riserverà per te un futuro roseo e quando rimarrai sola con i tuoi fratelli potrai sempre venderli a un circo, oppure usarli come ferma porte.
La cosa più bizzarra comunque è che hanno perso la nonna. Non è morta, l’hanno proprio persa. Un giorno sono andati a trovarla al ricovero e gli infermieri hanno comunicato che era stata trasferita in un altro luogo.

“Dove?”
“Non possiamo dirvelo”
“Perché?”
“Perchè no”

Questa storia è veramente surreale. Sta di fatto che hanno dovuto fare intervenire gli avvocati, ma della povera vecchina pare non ci sia più traccia.
Io non voglio fare il complottista, magari la nonnina è una spia coreana. Forse i fratelli pazzi non hanno tutti i torti.
Oh mio dio moriremo tutti sotto le bombe di quel matto dittatore.
Tutta la famiglia però ha un solo obiettivo, trasferirsi in Europa, perché dicono che qui la situazione è migliore. Si vede che non leggono molto i giornali. 😛
Noi comunque li aspettiamo a braccia aperte. Mia mamma ha imparato a dire buongiorno, cazzo e figa. Vocaboli utili quando devi indirizzare qualcuno ai cessi dell’Autogrill.
Durante il matrimonio avevo una responsabilità. Controllare che mio padre non morisse. (QUI la polemica) perché secondo mio zio avrebbe rovinato il giorno più bello di sua figlia.
Bene.
Tranquillo zietto ci penso io.
Avevo le tasche piene di zucchero per il collasso diabetico, una peretta di glicerina puntata sulla giacca in caso di blocco intestinale, una siringa di adrenalina per eventuali infarti, il defibrillatore per uccidere le zanzare, sanguisughe per fare salassi e il kit dell’allegro chirurgo.
Mentre mia madre girava fra i tavoli mostrando il suo poncho da farfalla messicana e ballava Mueve la colita contorcendosi come un serpente senza testa io scannerizzavo come Terminator tutti gli invitati.

pokemon moustache
Tavolo degli amici della sposa: 5 femmine e 3 maschi tutti sani e di robusta costituzione.

“Papà stai bene?”
“Sì”

Tavolo degli amici dello sposo: 6 maschi e 2 femmine. C’è quella un po’ burrosa, devo idratarla costantemente sennò rischia un malore.

“Papà stai bene?”
“Sì”

Tavolo dei parenti materni della sposa: C’è la nonna molto anziana, devo monitorarla ogni 20 minuti.

“Papà stai bene?”
“Sì”

Tavolo dei miei parenti: C’è la zia sulla carrozzina per via di una frattura al perone, fare attenzione che non cada nei fossi del parco o nello stagno.

“Papà stai bene?”
“Sì”

Il mio tavolo: Cugino diabetico con apparecchio elettronico attaccato alla pancia che inietta insulina a piacere. Devo misurargli la glicemia ad ogni portata.

“Papà stai bene?”
“Dovrei pisciare”

Il gabinetto dei disabili è all’interno di una biblioteca di fianco al ristorante che è in una villa gigantesca immersa in un parco secolare appartenuto a una principessa brianzola che aveva persino fatto costruire una casetta per l’amante.  Peccato che la porta fosse chiusa perché pare che al proprietario piaccia fare lì il pisolino postprandiale.

“Piscio sui fiori?”
“Sei pazzo? Se ci beccano fare una cosa così verremo cacciati come profanatori di feste”
“Piscio nel labirinto?”
“E se non riusciamo più a uscire?”

Il cameriere ci ha indicato un altro bagno in fondo alle scale. 30 gradini in marmo. Un’infinità per mio padre, che è senza gamba e con l’altra fasciata.
Ci abbiamo messo un quarto d’ora. E gli ultimi scalini li abbiamo fatti rotolandoci.

“Bene. Ora non costringermi ad entrare al cesso con te perché non voglio rimanere traumatizzato. Riesci a fare tutto da solo?”
“Sì. Però tu aspettami qui”
“Controllo solo se sono arrivati gli esami del sangue dello zio della mamma, che ha alzato un po’ il gomito e so che soffre di cuore”

Mentre mi guardavo allo specchio e controllavo che non avessi peli nel naso sentivo conati di vomito uscire da un altro bagno.
Sarà qualche ragazzino che non ha digerito i gamberi. Invece era il cugino di non so quale grado di mia madre.

“Tutto bene?”
“Sì tranquillo. Ho solo vomitato”
“Dillo anche tu che non ti sono piaciuti i ravioli affogati in quella salsa gialla”
“No! Ho avuto un tumore allo stomaco e alla prostata e non mi sono sentito bene. Ma ora ho rimesso e va un po’ meglio”

Coooooooosaaaaa!!!!
Non posso farlo uscire di qui, se gli viene un’emorragia cerebrale? Aspetta, fammi sentire il polso, misurati la pressione, prendi questo vasodilatatore, intanto che ci sei fatti un risciacquo con il colluttorio e datti una rinfrescatina al viso.
Non dirlo a nessuno che sei stato male, sennò verremo sepolti vivi vicino allo stagno con le oche e il cigno spennato!

Nel frattempo avevo anche bacchettato due invitati che si erano appartati per limonare.

“Non lo sapete che vi può venire la mononucleosi, scellerati che non siete altro! Andate subito a disinfettarvi”

Dopo venti minuti mio padre aveva finito di fare due gocce.

“Tutto bene con la vescica?”
“Veramente me l’hanno tolta”
“Ecco perché il manzo sapeva un po’ di mutanda”

Cazzo non me n’ero accorto! Aspetta che vado subito a uccidere un daino nel parco e te ne faccio una nuova con la pelle del suo scroto.

“Hai qualche principio di ischemia?”
“Già fatta”
“Cataratta?”
“Ne ho fatta solo una”
“Le carotidi funzionano?”
“Me le hanno sturate due anni fa”
“Infezione alle vie urinarie?”
“Curate!”

Ottimo. Possiamo tornare alla festa.

cerbiatto matrimonio
Quando siamo arrivati nella sala discoteca c’era una valla di lacrime.
Merda! Scommetto che qualche vecchia si è soffocata con i confetti misto frutta che sono grossi come datteri e fanno presto ad incastrarsi nella faringe.
Mia madre piangeva come quando Remì ha perso la scimmietta.

“C’era la nonna!”
“Ma è morta vent’anni fa!!”

Chi è il coglione che ha chiamato la sensitiva?

“Cretino nello schermo!”

Maledette le piccole perdite di mio padre. Ci siamo persi il collage con tutte le foto di mia cugina e suo marito.

“Ma c’ero anche io mamma?”
“Mica era un film horror!”
“Screanzata tettona!”

I matrimoni si travestono da feste. Eppure se potessero parlare non sarebbero così gentili con noi. Ci metterebbero davanti all’inesorabile tempo che passa e ci domanderebbero chi sono i grandi assenti.
Le foto di gruppo inquadrano sempre meno persone e la promessa più frequente non viene mai mantenuta: “Vediamoci qualche volta”.
I fantasmi ritornano durante le nozze. Si manifestano sotto sembianze di regali, diventano un sms che non ti aspettavi, sono un like su facebook di un parente che non hai invitato, si reincarnano in cerbiatti che si avvicinano a una sposa innocente e incantevole.
Puoi chiedere loro di andarsene, ma non lo fanno perché hanno qualcosa in sospeso con la tua anima.

“Comunque la nonna era qui oggi”
“E c’era la marmotta che confezionava la cioccolata”
“Veramente?”

Non capisce mai le mie battute!

Cosa avrei chiesto però se fosse apparsa nello specchio del gabinetto?
Sei sicura di essere passata oltre? Perché a me non sembra. Sei ancora gelosa di tuo marito? La rabbia dei tuoi figli è direttamente proporzionale ai tuoi silenzi?
Perché sorridevi sempre nelle foto, nonostante il fardello che ti portavi dietro? Perché sgridavi sempre me quando la colpa era degli altri nipoti?
Se non fossi emigrata sarei nato in una città più grande, magari in quella dove crescono quei pomodori grossi e rossi.
Mi dici quale strada devo prendere al ritorno? Va bene l’aria condizionata sul 2 oppure la metto sul 3?
Grazie comunque di aver fatto andare bene questo matrimonio, sai tua figlia ci teneva tanto, l’altra non è stata invitata, uno mi ha minacciato tra virgolette e l’altro aveva dei pantaloni beige.
Poi il cerbiatto è andato via e a mio padre è salita la febbre a 39.

“Facciamo così ti appoggio qui sotto l’albero così non ti vede nessuno, nel caso non tornassi, datti pace, diventerai concime per la quercia”

Ah! Dimenticavo gli sposi hanno destinato il budget per le bombinere all’Unicef. Fanculo, anche quest’anno mi toccherà comprare dai cinesi il regalo per la riffa di Natale.
(Per la foto di gruppo invece cliccate QUI)

Il Portinaio

A volte l’anima che più ci ama sceglie deliberatamente di nascere come nostro nemico, proprio per aiutarci a smaltire il nostro karma.
Rendendo la nostra vita un inferno ci porta ad avvicinarci alla spiritualità, ad imparare la compassione. A volte un’opportunità si presenta sotto forma di disastro. A volte la nostra crescita passa attraverso il dolore e l’agitazione.
(Sri Sri Ravi Shankar)

pikarar

CONVERSE x ULTRAMAN

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Le edizioni giapponesi delle Converse All- Star sono sempre le migliori.
Quando ero a Tokyo, ogni volta che tentavo di acquistarne una il commesso di turno mi guardava come se fossi affetto da elefentiasi.

“Hai il 43?”

Sguardo allibito, sorriso falso e un timido no.

“Hai il 44 allora?”

Sguardo inorridito, sorriso appena accennato e un secco no.

“Forse il 45?”

Sguardo impaurito e gesto come per dire “esci dal negozio o chiamo la polizia brutto mostro occidentale”

Le scarpe erano le Gremlins limited edition in 3D con tanto di occhiali.

converse gremlins

Questo mese invece in tutto il Giappone escono le Ultraman All-star, per festeggiare i 50 anni del protagonista dei film Tokusatsu 特撮 (significa effetti speciali 😛 )
A soli  ¥8,500 potrete avere i suoi stessi poteri oppure scegliere di diventare il suo acerrimo nemico.

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Giuro che se non c’è il mio numero scateno questo mostro:


Il Portinaio

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